Quasi tremila vota diretti, una lista che ha raggiunto il 12,76 per cento, la delusione di perdere per una manciata di preferenze l’altra lista. Per Roberto Gambino e i suoi, adesso, è tempo di riflessioni. Ma soprattutto è anche tempo di scegliere una strada da seguire. Il ballottaggio è vicino. Troppo. E serve scegliere cosa fare.
Nei prossimi giorni (forse già stasera), alcuni bene informati ci hanno raccontato di un possibile incontro tra lo stesso Capizzi e Gambino per cercare di fare sintesi e di proseguire insieme questo percorso. In teoria, non solo per affinità politica, ma anche per essere vecchi amici, questa sarebbe la scelta più logica. Ma si sa, visto per esempio anche quello che ha fatto il Pd di Monreale schierandosi più verso destra con Arcidiacono, tutto è possibile. Anche il contrario di quello che avevamo immaginato.
Piero Capizzi, contattato al telefono non conferma, ma nemmeno smentisce: “Vediamo, ci sono dei ragionamenti – dice il sindaco uscente – Abbiamo una serie di appuntamenti e decideremo”. Poi una battuta sulla Lega e sul possibile “matrimonio” con la lista di Salvini: “Voglio tranquillizzare tutti – dice – Giuseppe La Corte è un bravo ragazzo, ma io sono tradizionalista, uno fatto all’antica”.
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