Cinque per cento. Un numero che sembra piccolo, ma che è diventato uno scoglio insormontabile per alcuni candidati. Rimarranno fuori dal consiglio comunale, dunque, Monreale Bene Comune che sfiora il 5, ma non lo raggiunge, il Movimento Civico Occupiamoci di Monreale (non arriva all’1 per cento), Uniti per Monreale Caputo Sindaco (sotto all’1 per cento), #Oltre di Massimiliano Lo Biondo (appena sopra al 3 per cento). Fuori anche In autonomia e Libertà, Unione di Centro, che non arriva al 2 per cento. La scorsa tornata elettorale aveva raggiunto quasi mille voti.
Ora sarà interessante vedere la ripartizione dei seggi in consiglieri comunali (che da quest’anno sono 24). Di sicuro ci saranno La Nostra Terra – Arcidiacono Sindaco ben sopra l’11 per cento; poi la lista del presidente Nello Musumeci #Diventerà Bellissima, che supera il 7 per cento; supera di un soffio lo sbarramento del 5 per cento, anche Obiettivo Futuro – Arcidiacono Sindaco appena sotto al 6 per cento.
Caputo ci sarà con due liste su tre: Forza Italia è quasi al 6 per cento, Per Monreale appena dietro (5,06 %).
Roberto Gambino ci sarà con la sola lista Il Mosaico sopra al 12 per cento. Piero Capizzi piazza tutte e due le liste, Popolari per Monreale supera il 10 per cento e Alternativa Civica sopra al 15 per cento. La Lega sfiora il 10 per cento, mentre il Movimento 5 Stelle torna in consiglio comunale con una lista che raggiunge il 6 per cento.