Cinque anni (quasi). Piero Capizzi è ormai agli sgoccioli del suo mandato che finirà tra due settimane. Il sindaco uscente, così, ha preparato una sua relazione di fine mandato in cui mette sotto forma di numeri questi cinque anni a capo dell’amministrazione monrealese. E da questa relazione emergono spunti interessanti. Per esempio, sono stati 20 gli assessori che si sono alternati in Sala Rossa al suo fianco. Giuseppe Cangemi, che è anche il vicesindaco, è quello più longevo. Mentre quasi nessuno si ricorda di Valeria Viola durata appena un mese. Nei suoi cinque anni di lavoro, Capizzi ha firmato 249 ordinanze sindacali, 333 determinazioni sindacali, 1.293 deliberazioni di Giunta Municipale, ha partecipato a 376 sedute di consiglio comunale e 889 commissioni consiliari.
Interessante leggere la parte relativa alle tasse. Risalta agli occhi il fatto che l’aliquota Imu non è mai stata modificata nel corso di questi 5 anni. Le aliquote sono rimaste identiche per tutto il mandato (0,60 per abitazione principale, 10,6 per altri immobili; detrazione abitazione principale di 200 euro). Stesso discorso per l’addizionale Irpef dello 0,8 per cento per tutti e 5 anni. Sulla questione dei rifiuti bisogna fare un ragionamento più ampio. E’ vero che nel 2014 il costo del servizio pro-capite era di 152,75 euro. Ma l’Ato nel 2014 vantava un credito di 13 milioni di euro che non era inserito nel costo pro-capite che altrimenti avrebbe fatto schizzare questo costo molto più in alto. Nel 2015, il costo pro-capite era di 152,83 euro; nel 2016 di 158,21 euro; nel 2017 di 164,40 euro; nel 2018 era di 175,81. Ad oggi l’intero debito con Ato risulta estinto.
Sulla gestione del comune, è diminuito il numero dei dipendenti passati da 332 del 2014 a 291 del 2018; aumentato invece il numero degli uffici passati da 24 a 32 che comunque hanno mantenuto per tutti e 5 anni la stessa durata di apertura settimanale, ossia di 34 ore. Leggermente diminuiti gli investimenti programmati per i lavori pubblici, scesi da 1,8 milioni di euro a quasi un milione di euro. Mentre calano vistosamente gli investimenti impegnati, passati da 5,2 milioni di euro nel 2014 a 2 milioni di euro nel 2018. Nel 2014 occorrevano 9/10 giorni per una concessione edilizia. Oggi ne bastano 3/4. Scese le ore di assistenza agli anziani, passate da 99.508 ore del 2014 a 61.728 del 2018. Sul turismo invece, erano state solo 2 le iniziative per lo sviluppo turistico organizzate nel 2014, diventano 266 nel 2018.
La differenziata è schizzata verso l’alto, passando dal 4,16 per cento di quota nel 2014 al 42,20 % del 2018. Dal punto di vista economico, aumentano le entrate del comune che passano dai 38,5 milioni di euro del 2014 a 74,4 milioni di euro del 2018, ma aumentano anche le uscite, che “volano” dai 36,5 milioni di euro di inizio mandato ai 70,3 milioni di euro del 2018.
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