Questa è una lettera aperta a chi dal prossimo 28 aprile, siederà sullo scranno più alto del palazzo di Città. E lo facciamo adesso in piena campagna elettorale per chiarire che, se non ci sarà un’inversione di tendenza al più presto, Monreale non potrà mai uscire dalle sabbie mobili in cui si è impantanata. Sembrerà un piccolo episodio ma quello che noi vi raccontiamo è successo ieri alle 15.30 in via Umberto I. Per i residenti che vivono lì sarà una consuetudine ma noi non ci abitueremo mai.
Per chi non fosse di Monreale e legge questo articolo è doverosa una premessa: via Umberto I è la strada principale del quartiere Carrubbella, che da piazza Duomo finisce nel vuoto davanti ad un muro. Già questo dovrebbe far riflettere sulla strada ma tant’è che questa arteria è una via a doppio senso di marcia con auto parcheggiate a destra e a sinistra, sopra i marciapiedi, nei vicoli stretti, nelle rampe di accesso, nei passi carrabili e negli stalli destinati ai disabili. Qui dove le auto hanno difficoltà anche a fare una semplice inversione di marcia. Il resto vive nella totale illegalità di chi non ha amor proprio per il paese. L’alta densità abitativa permette persino il parcheggio sotto un imponente crocifisso.
La situazione che ogni giorno si presenta ad automobilisti e residenti è questa: anarchia e illegalità. Ieri un camion è rimasto bloccato a causa del parcheggio delle auto che ha ristretto ancora di più la sede stradale. Impossibile andare avanti o tornare indietro. Un tappo che ha congestionato la zona con auto incolonnate in entrambi i sensi di marcia. L’intervento della polizia municipale, intervenuta per sanzionare le auto parcheggiate malamente, ha riportato la situazione alla normalità senza non poche difficoltà. Ci sono stati attimi di tensione in un fuggi fuggi generale per sistemare al meglio la propria vettura. Un dedalo di lamiere incastrate tra loro in una strada budello ha paralizzato un intero paese. Poi, la situazione è tornata alla normalità quando l’incastro delle auto ha permesso una via di fuga.
Caro futuro sindaco, prima di progettare fantasiosi collegamenti da e per la cittadina, sarebbe arrivato il momento di riordinare la viabilità di Monreale. Sappiamo bene che questo farà storcere il naso ai residenti e a chi all’auto proprio non vuole rinunciare ma una migliore organizzazione della viabilità, oltre a vivere meglio favorisce la nascita di nuove attività commerciali. Ecco perché noi vi lanciamo un guanto di sfida, una proposta articolata per rendere maggiormente vivibile l’intera zona.
Ci vuole un atto di coraggio, lo sappiamo. Sindaco accetta la nostra sfida?