Un percorso nato con la Lega lo scorso novembre 2018. Poi la scommessa di proseguire un percorso con un candidato sindaco. Giuseppe Romanotto racconta al gruppo Migi Press la sua “avventura” da candidato sindaco per la città di Monreale. Ma ha idee chiare e precise su quello che dovrebbe essere il percorso della Lega nei prossimi 5 anni di governo. “Non possiamo permettere di far guidare ancora il comune a chi ha creato il dissesto”, spiega Romanotto. Ma il dissesto esiste, “anche se si poteva evitare”, spiega il candidato della Lega. I cittadini, secondo Romanotto, avevano la speranza che si potesse uscire da una situazione di disagio, “invece abbiamo continuato ad avere minori servizi”.
L’attenzione del programma della Lega è puntata ovviamente sul turismo: “Si deve porre l’attenzione su tutti i turisti che arrivano nel palermitano che, però, devono avere la possibilità di raggiungere Monreale con mezzi più veloci. Per questo serve un dialogo e una sinergia con la città di Palermo”. Ma c’è di più, perché Romanotto il futuro della città di Monreale lo immagina completamente diverso: “Ho lanciato l’idea che è quella di iniziare a progettare il tram a Monreale. Non è un sogno che non si potrà realizzare. Una linea di quello palermitano lambisce corso Calatafimi con la bretella che parte dalla stazione Notarbartolo. Si potrebbe pensare di collegare il tram lungo corso Calatafimi per farlo arrivare a Monreale. Non è un’idea impossibile”.
Poi gli altri punti: la pedonalizzazione dell’asse che va da piazza Vittorio Emanuele fino a corso Pietro Novelli, il Canale e lo Spasimo. Un altro nodo spinoso è la mancanza di fondi comunitari: “Il problema – spiega Romanotto – è che la politica non è riuscita a dare strumenti all’ufficio tecnico per realizzare questi progetti. Un sindaco ha il compito di dare direttive chiare agli uffici, in maniera tale che quando escono i bandi possiamo accedere e fare la domanda perché il progetto esiste”.