Un grosso spavento per l’ennesimo atto nei confronti dei medici degli ospedali palermitani. È successo ieri sera quando il cardiologo dell’Asp di turno all’Ospedale Ingrassia è stato aggredito prima verbalmente e poi spintonato al muro dopo che aveva comunicato ai familiari il decesso, per sopravvenute complicanze, di una paziente di 80 anni ricoverata in terapia intensiva coronarica.
E’ subito intervenuto il personale della vigilanza, ma è stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma. Il cardiologo è stato costretto a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso. “Pur comprendendo il dolore per la perdita di una familiare – sottolinea la direzione aziendale dell’Asp – è inaccettabile ogni forma di violenza verbale e, soprattutto, fisica nei confronti di chi esercita il proprio lavoro con scrupolo e professionalità. Siamo vicini al cardiologo che supporteremo in ogni sede competente”.
Per il sindacato dei medici Cimo: “Non c’è rispetto né per la vita né per la morte. Ormai c’è la convinzione sempre più diffusa che non sia possibile morire e che, se accade, la colpa sia sempre e comunque dei medici. È inaccettabile la violenza che si scarica sui sanitari solo per non essere riusciti a vincere la morte. Ancora una volta si ripropone il tema della sicurezza negli ospedali e l’obbligo morale delle istituzioni di perseguire i violenti aggressori”.
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