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I massoni del Grande Oriente: “Nessuno degli arrestati è un nostro iscritto”

In relazione all’operazione Artemisia che ha portato in Sicilia all’arresto per corruzione e altri reati di 27 persone tra i quali noti esponenti politici, il Grande Oriente d’Italia precisa che, fra le persone arrestate e indagate in seguito alle indagini della Procura di Trapani, non figura alcun membro dell’Ordine.

“Nessun iscritto all’Obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia – ha detto Il Gran Maestro Stefano Bisi –  è coinvolto in questa indagine. Ci rammarica notare come parte dell’opinione pubblica e della stampa continuino a bollare genericamente come Massoneria e come massonico lo sfondo in cui si sono perpetrati i fatti. Con la serenità che ci contraddistingue confermiamo che nessuno dei Fratelli iscritti al Grande Oriente d’Italia risulta indagato”.

Nell’indagine sarebbe emersa la costituzione e l’esistenza di una struttura segreta per la quale ad alcuni degli arrestati è stato contestato il reato di associazione a delinquere segreta finalizzata ad interferire con la pubblica amministrazione in violazione della Legge Anselmi. “Nel Grande Oriente d’Italia – come ho più volte ribadito a tutti i livelli  – non esistono logge coperte e iscritti la cui identità non sia nota” conclude il Gran Maestro.

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