Avrebbe suggerito nel Caf della Cgil di Palermo in cui lavorava come eludere i paletti del reddito di cittadinanza. Dopo la denuncia del vicepremier Luigi Di Maio e le indagini, Sandro Russo è stato licenziato. La vicenda venuta a galla da un servizio della trasmissione Non è l’Arena su La7, aveva scatenato polemiche a livello nazionale. La decisione di licenziare Russo, è stata assunta dal centro servizi del sindacato che gestisce i Caf, dopo l’avvio dell’indagine interna sul comportamento assunto dal proprio dipendente.

Nel video della trasmissione di Massimo Giletti, un consulente – ripreso con una telecamera nascosta – propone a un giovane di mantenere una residenza diversa da quella della sua compagna per raddoppiare il sussidio. Alla domanda del “gancio” sul rischio di eventuali accertamenti il consulente risponde: “Ma controlli di che cosa? Cosa vogliono controllare?”. Dopo aver appreso la notizia il vice premier Luigi Di Maio annunciò l’ispezione da parte delle fiamme gialle, che hanno sequestrato alcuni documenti e avviato un’indagine.

“Ammesso che questi consigli funzionino – aveva detto Di Maio nelle scorse settimane rivolgendosi direttamente ai cittadini – direi di evitare di ascoltare questi consigli perché, come si dice dalle mie parti, questi consulenti che ti consigliano come eludere la legge fanno ‘passare nu guaio’ alle persone che si convincono. Evitate di cadere nel tranello di quelli che dicono che non ci sono controlli perché invece ci sono. Se qualcuno ha commesso un reato, non ci sarà pietà per nessuno, si rischiano fino a 6 anni di carcere”. Nella puntata di domenica sera, Giletti ha anche invitato il candidato sindaco Alberto Arcidiacono in studio, per spiegare la sua scelta di candidare Russo nella sua lista.

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