Il lavoro del sarto, antica professione che spesso sfocia nell’arte, è sempre stato un po’ dietro le quinte. “Taglio & cucito unisex” vuole dare voce al duro lavoro che c’è in una piccola sartoria e lo fa con eleganza ed ironia grazie alla rappresentazione andata in scena al Teatro Savio di Palermo.
La commedia brillante, scritta dall’autrice palermitana Giusy Blasco, è stata adattata e cucita, è il caso di dirlo, da Salvo Cambria che ne ha curato la regia a quattro mani con Domenico Scarano che a sua volta ha curato anche scene, costumi ed effetti sonori. Il lavoro, che si è avvalso anche delle fotografie di Salvo Quagliana, è stato realizzato dal gruppo teatrale Risate Siciliane nell’ambito della rassegna “Tutti in scena”.
“Taglio & cucito unisex” strappa sorrisi in più occasioni grazie alle vicende dei due soci Isidoro (interpretato da Marco Catanese) e da Antonio (Salvo Cambria). I due hanno personalità diverse, Isidoro è più estroso, Antonio è invece più concreto ma entrambi pur avendo caratteri diametralmente opposti riescono ad andare avanti nonostante le tante difficoltà e contrasti.
La loro sartoria diventa l’ambiente perfetto per tanti tipologie di clienti che si incontrano e si innamorano nonostante tutti i contrasti si alternano sul palcoscenico la stravagante Camilla (interpretata con verve da Desirèe Bologna), dal raffinato (e corteggiato) Franco (Matteo Coffaro) tanto per confermare una delle tante leggi di natura: gli opposti si attraggono.
Tra un affare e l’altro, tra una paura e l’altra, entrano in gioco il giovane impresario Adalberto (Carlo Teresi), che riesce a contattare un grosso e ricco imprenditore del nord, il Signor Fumagalli (Luca Gullo) e si innamora di Marietta (Giorgia Cambria) che nel frattempo riesce a contrastare la pericolosa Signora Elisa (Valentina Gullo) moglie di un poco raccomandabile e potente personaggio che è meglio evitare. A supportare i titolari della sartoria Peppino (Peppino Virga) con i suoi caffè che, tuttavia, nessuno accetterà ed a cucire il senso di “amore universale” il piccolo Giuseppe Galatolo con un breve, ma intenso, cadeau.
La trama porta via quasi due ore di spensieratezza grazie ad un mix tra interventi surreali ed alcuni spunti interessanti.