Nei giorni scorsi avevamo raccontato di come una manovra “strana” dei consiglieri di maggioranza abbia impedito all’amministrazione comunale di approvare l’avvio della progettazione in project financing del nuovo cimitero che dovrebbe sorgere in contrada Renda a Pioppo.
Sulla questione è intervenuto l’ex assessore ai servizi cimiteriali proprio con la giunta Capizzi, Filippo Madonia. “Ad oggi non mi sentirei in grado di dire ai cittadini di Monreale che i problemi possano essere risolti a breve dal nuovo cimitero la cui realizzazione a mio avviso non avverrà prima del 2029”.
Non usa mezzi termini l’ex assessore ipotizzando una data di realizzazione del nuovo cimitero che vedrà passare almeno altri due sindaci di Monreale. In ogni caso, dice Madonia, “durante il mio mandato sono stati ottenuti alcuni importanti risultati”. Tra questi l’assessore ricorda l’avvio dei contatti con una società di software per l’informatizzazione del cimitero.
“Proponevano un accordo con l’Università per uno stage degli studenti – spiega l’assessore – Avrebbero avuto il compito di catalogare le tombe del cimitero e di mappare l’intera zona. Al Comune solo l’onere di acquistare il software (costo 2 mila euro, ndr). A lavoro concluso sarebbe bastato cliccare in un’area del cimitero per sapere immediatamente chi è sepolto, quali tombe sono libere o quali in scadenza”.
Madonia si è poi occupato di risolvere l’annosa questione con le opere di mutuo soccorso “per stabilire un loro contributo nel pagamento degli oneri per lo smaltimento rifiuti in proporzione agli estumuli effettuati da ciascuna confraternita”. A proposito di smaltimento dei rifiuti, fu Madonia a stipulare l’accordo con Rap Palermo “per potere conferire i rifiuti indifferenziati assimilabili agli urbani nella piattaforma di Bellolampo (si tratta di legname e stoffe) – spiega l’assessore – senza dimenticare la disponibilità dell’Asp di avere la presenza del medico per due giorni alla settimana al posto di un solo giorno per accelerare le operazioni di estumulo”.
Tra le vicende più paradossali di quel periodo, la scoperta che il cimitero aveva inutilizzato da circa tre anni un montaferetri alimentato a batterie. Per renderlo efficiente dopo tanti anni di non utilizzo è stato acquistato un carica batterie semiprofessionale e due batterie nuove facendo risparmiare circa 12-13 mila € alle casse del comune.
“Il montaferetri acquistato per il comune di Monreale, invece – dice Madonia – è stato consegnato a Grisì che ne era privo”. Nello stesso periodo è stata data disposizione al personale degli uffici cimiteriali ed al responsabile del cimitero di predisporre tutti gli adempimenti per iniziare l’estumulo di circa trecento feretri e la tumulazione delle salme in deposito. Ma la situazione, ad oggi, non è mai tornata normale. La realizzazione del nuovo cimitero, insomma, appare sì lontana, ma necessaria.
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