Massimiliano Lo Biondo alla fine sceglie di esserci. Monreale Press ne aveva anticipato la sua candidatura tanti mesi fa. Lui, con il suo gruppo “Oltre” sceglie di prendere parte a questa “battaglia” elettorale sapendo, probabilmente, di essere un outsider. Ma sceglie di metterci la faccia. A prescidere da come andranno realmente le cose.
E’ stato corteggiato da tutti i partecipanti alle prossime amministrative e gli è stato anche chiesto di fare un passo indietro. Ma probabilmente Massimiliano ha capito che dopo 5 anni era giusto ritentare. E la conferenza di presentazione, è stata anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Perchè in realtà Massimiliano nella sua chiacchierata traccia spunti programmatici di ampio raggio che suonano come grandi proclami. C’è molta enfasi e tanta voglia di fare senza che alle spalle ci sia, però, la concretezza dei fatti politici. La sua “battaglia” principalmente pare incentrata sulla insoddisfazione dei centri periferici, insomma Massimiliano cerca di puntare la sua lotta sui temi che ha trattato in questi anni da “esterno” alla politica monrealese.
C’è da sottolineare però che Massimiliano, pur rimanendo lontano dai riflettori di questa politica monrealese, è rimasto impegnato in quella regionale, vicino agli ambienti di centro-sinistra, di Davide Faraone in primis. Lo Biondo ha parlato nel suo intervento di Prg, fermo da decenni, del cinema Imperia e del complesso Guglielmo chiedendo con forza di trovare gli atti per dimostrare la trasparenza di questi procedimenti. Il suo intervento, però, appare più quello di un cittadino insoddisfatto di questa politica firmata da Piero Capizzi negli ultimi 5 anni, che da uomo politico che sta tentando la scalata al Palazzo di Città. Lui, infatti, almeno per il momento non ha dato soluzioni concrete limitandosi a fare emergere le incoerenze decennali. Insomma sembra essere stata un’azione di marketing pre-elettorale. Ma è presto per tracciare uno schema definitivo. E’ chiaro che adesso Massiliano si giocherà la sue carte.