“Non pretendiamo molto, ma una semplice risposta”. Così Marilina Munna ed Elisa Margheritino dell’Afadi Onlus, l’associazione famiglie disabili di Palermo, raccontano l’attesa, ormai infinita di una risposta da parte del comune di Monreale. La storia comincia due anni fa, quando l’Afadi partecipa ad un bando di gara del comune di Monreale per l’assegnazione di un guppo di beni confiscati alla mafia. Tra i beni da assegnare ci sono anche due ville che si trovano in via Adragna ad Aquino. Qui, l’Afadi vorrebbe realizzare il progetto “Dopo di noi”, un’iniziativa molto interessante che prevede la creazione di una comunità-alloggio destinata ai disabili che potranno trascorrere un periodo più o meno lungo all’interno della struttura.
Il progetto prevede che qualcuno si prenda cura dei disabili dopo che i genitori, perché anziani, non possono più farlo e questi disabili non hanno altri posti familiari dove andare. Per le due ville al comune sono arrivate complessivamente sei richieste. I beni sono stati assegnati il 13 marzo del 2018. Ma proprio per questo capitolo era stato stabilito che avrebbe deciso la Giunta comunale, anche se non sono specificate le modalità con cui il bene sarà assegnato e in base a quali criteri e parametri. L’Afadi non è nuova a Monreale. Per anni ha gestito il servizio di assistenza scolastica dei bambini disabili e servizi post scuola. Ma poi il rapporto con il comune si è interrotto.
Proprio su quell’interruzione di servizio, ci sono 4 sentenze di condanna definitive nei confronti dell’amministrazione di Monreale. “Non vogliamo entrare nel merito della giustizia – dice Marilina – e tornare su storie passate. Chiediamo solo che il comune faccia chiarezza su questa vicenda. Non capiamo perché solo su queste due ville si sta facendo ostruzionismo. Il bando di gara è stato pubblicato nel maggio 2017. Dopo quasi due anni ci meritiamo una risposta”.