L’assessore regionale siciliano al Territorio, Salvatore Toto Cordaro, è indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese che ipotizza i reati di corruzione elettorale e voto di scambio. Indagato anche Alessandro Aricò, capogruppo del movimento politico “Diventerà bellissima”, che fa capo al presidente della Regione, Nello Musumeci.
Cordaro e Aricò hanno ricevuto l’avviso di proroga delle indagini preliminari, inviato anche ad altre 35 persone, tra cui lo stesso sindaco di Termini, Francesco Giunta. Nel fascicolo sono coinvolti pure i fratelli monrealesi Salvino e Mario Caputo, arrestati nell’aprile dello scorso anno anche con l’ipotesi di attentato ai diritti politici dei cittadini, ipotesi poi ritenuta infondata e insufficiente per imporre i domiciliari, tanto dal tribunale del riesame che dalla Cassazione, che annullarono la misura di custodia.
Nel fascicolo coordinato dal procuratore Ambrogio Cartosio e dal sostituto Annadomenica Gallucci, i carabinieri hanno inserito una serie di risultati di indagini, che hanno consentito di ricostruire una serie di presunti scambi di favori tra i politici e singoli cittadini e procacciatori di voti, per acquistare consensi alle elezioni regionali del novembre 2017 e per le comunali di Termini della primavera precedente.
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