Il mercato dell’auto è in rapidissima evoluzione. Sono in arrivo due vere e proprie rivoluzioni rappresentate dalla guida automatica ed in parallelo dalla diffusione dei mezzi con motore elettrico. Ma già oggi assistiamo al cambiamento degli usi da parte degli utenti grazie ad Internet dove è possibile davvero molto facilmente vendere e acquistare auto usate senza alcun intermediario e trovare a prezzi davvero molto contenuti pezzi di ricambio su portali quali www.shopricambiauto24.it ma ce ne sarebbero tantissimi altri di esempi da fare.
In questo fiume in piena di cambiamenti ed evoluzioni però c’è qualcosa che rimane immutato nel tempo: l’amore dei siciliani per la mitica Fiat 500. Non stiamo parlando degli ultimi modelli (molto apprezzati anche questi a dire il vero) ma della versione originale che ha da poco compiuto i suoi primi 60 anni. Conferma arriva da un recente evento chiamato Novellando in 500 organizzato dall’Associazione Politeia in collaborazione con il Club Ruote Storiche di Monreale in cui si è riusciti a coniugare la valorizzazione del territorio, delle sue risorse enogastronomiche e per l’appunto una icona senza tempo del Made in Italy.
La storia della 500 è davvero ricca di aneddoti e curiosità. Una delle più incredibili è rappresentata dal fatto che una versione speciale della vettura è arrivata addirittura fino al Polo Sud! Avete letto bene: nella prima metà degli anni ’60 gli scienziati del Department of Industrial and Scientific Research della Nuova Zelanda progettarono una missione di esplorazione tra i ghiacci dell’Antartico. Una 500 D, con motore da 17,5 cavalli e carburatore Weber 24IMB dipinta di arancione per essere riconoscibile tra i ghiacci del Polo Sud, portò a termine la missione con successo tanto che poi in seguito fu tranquillamente rivenduta sul mercato.
Anche gli universi immaginifici dei fumetti non hanno resistito al fascino della 500. Nel 1984 infatti la troviamo ribattezza in 400 (e senza richiami alla Fiat onde evitare problemi di pubblicità occulta) in una storia su Topolino con protagonista la fattucchiera Amelia. La 500 è arrivata anche nella terra del Sol Levante, il Giappone ovviamente, visto che la troviamo in qualche simpatica e dinamica avventura del mitico Lupin III, personaggio anche lui amatissimo nel nostro paese.
E la 500 ha avuto perfino delle imitazioni ovviamente non autorizzate. Se state pensando a qualche azienda cinese o di qualche altro paese dell’estremo oriente, state assolutamente sbagliando direzione visto che la fabbrica in questione era… austriaca! La Steyr-Daimler-Puch ha infatti prodotto un modello davvero simile alla nostra 500 fino al 1990 anche se ottenne un discreto successo nel proprio paese soltanto una decina d’anni tra i ’50 ed i ’60 dello scorso secolo.
L’ultima curiosità riguarda un’istituzione molto autorevole come l’Accademia della Crusca. I difensori della lingua italiana hanno da sempre rifiutato di riconoscere il termine “superutilitaria” con cui è stata più volte definita la 500. Se pur presente in molti vocabolari della lingua italia, il termine non ha uno status linguistico certificato dall’Accademia. Vi sareste mai immaginati dunque tutti questi aneddoti legati alla mitica, originale ed ancora amatissima 500?