Cronaca

Quattro chiacchiere con… Flavio Pillitteri: “Arcidiacono insieme al Pd? Non mi risulta”

Continua la nostra serie dedicata alle interviste di alcuni esponenti politici del panorama di Monreale in vista delle prossime amministrative. Dopo Fabio Ganci, Toti Zuccaro, Salvino Caputo, Ignazio Zuccaro e Tonino Russo, oggi tocca a Flavio Pillitteri.

Monrealese di adozione, ormai è davvero “uno di famiglia”. Flavio Pillitteri bazzica da sempre il territorio, soprattutto le zone montane, San Martino delle Scale in primis. Da sempre appassionato di politica, era diventato un riferimento all’interno di Sicilia Futura. Oggi è sempre più lontano dai riflettori, ma lavora sotto traccia “insieme ad un gruppo di ragazzi volenterosi con Alberto Arcidiacono e Luigi d’Eliseo a capo”, dice Flavio.

Pillitteri, insomma, è nel gruppo “La nostra terra”, ma ancora non si parla di una sua candidatura: “La sto valutando – dice – ma in realtà il gruppo, in generale, sta valutando se candidarsi come soggetto autonomo e quindi presentare un proprio sindaco, oppure se appoggiare altri. Siamo pronti ad ascoltare tutti”. Insomma anche loro camminano un po’ con il freno a mano tirato: “E’ nelle normalità delle cose – dice Flavio – In passato siamo stati abituati a campagne elettorali che iniziavano parecchio tempo prima. Oggi si aspetta il momento giusto, magari la mossa dell’avversario politico, ma credo che a breve, per forza di cose, saranno sciolti tutti i nodi”.

Una certezza, però, Pillitteri la da: il gruppo di Arcidiacono alle prossime amministrative ci sarà: “Nella scorsa tornata elettorale il nostro gruppo ha perso per 700 voti, penso che anche stavolta potremo dire la nostra”. Ma sul candidato e su Alberto Arcidiacono non si sbilancia, soprattutto su alcune voci che vorrebbero alcuni pezzi importanti della segreteria del Partito democratico di Monreale sostenere questa candidatura: “Queste voci sono arrivate anche a me – dice Pillitteri – Bisogna comunque parlarne, ma, che io sappia, al momento non c’è nulla”. A proposito del Pd, come sta? “Bisognerebbe fare un’analisi più ampia – dice Flavio – partendo dalla questione nazionale. Oggi sembra esserci un lieve momento di ripresa, effetto benefico che a cascata potrebbe riversarsi anche sui circoli locali. Credo che si stia cercando di trovare una quadra, di capire cosa fare e come muoversi. Fare un passo avventato potrebbe voler dire complicare ulteriormente le cose anche a livello del pd monrealese”.

LEGGI LE ALTRE INTERVISTE: FABIO GANCI, TOTI ZUCCARO, SALVINO CAPUTO, IGNAZIO ZUCCARO, TONINO RUSSO

Si passa poi all’analisi dei canidati: “Ovvio che il sindaco uscente è sempre quello favorito – dice Flavio – anche se mi risulta che mai nessun sindaco monrealese è riuscito nell’impresa di fare il bis. Io, però, credo che Capizzi sia il candidato da battere, anche se questa amministrazione sarà ricordata come quella del fallimento e del dissesto. Io e il mio gruppo siamo stati gli unici a parlare a maggio del 2017, quindi dieci mesi prima, del pericolo del dissesto. Ma non siamo stati ascoltati. Ci dicevano che non potevamo fare i veggenti. E invece avevamo ragione. Poi dico che l’attuale amministrazione non ha fatto una adeguata programmazione, ma ha pensato solo ai rimpasti di giunta, gli ultimi due recentissimi. Non ho nulla di personale contro Piero Capizzi, ma parlano i fatti e giudicheranno i cittadini”. Certo, “il nuovo sindaco che governerà Monreale non ha la bacchetta magica e non ci si potrà attendere chissà che cosa – spiega Pillitteri – ma con i commissari insediati per il dissesto, sarà un po’ come ripartire da un anno zero. Ma non sopporto chi fa populismo. Facile dire alle persone quello che le persone si vogliono sentir dire, evidenziando i problemi che ci sono, ma non parlando di soluzioni. Oggi si deve lavorare con una progettazione e, soprattutto, si devono sfruttare i finanziamenti europei, cosa che a Monreale non è mai avvenuta”.

Pillitteri parla anche di Salvino Caputo: “Non concordo con lui quando dice che Alberto sia sparito dalla politica monrealese – dice – Il nostro progetto semplicemente ha preso un corso diverso, visto che alcuni consiglieri hanno scelto altre strade. Quindi noi abbiamo dato seguito alle nostre idee con associazioni e movimenti. Salvino è una persona preparata, un politico che potrà dire la sua. Ma se parliamo di nuovo e cambiamento, non è la persona giusta”.

Lega e 5 Stelle, “sono due fenomeni particolari – dice Pillitteri – Bisogna ricordare ai cittadini che si vota anche per le europee e che non bisogna mischiare le due cose. Credo che alle europee Lega e 5 Stelle otterranno un buon risultato. Ma a livello locale sarà molto diverso. Si tratta, secondo me, di un fenomeno mediatico, anche se sono convinto che a Monreale prenderanno i loro voti”. Una settimana, dieci giorni al massimo per sciogliere le riserve: “I portavoce del nostro gruppo sono in giro ad ascoltare tutti – dice Flavio – purché si parli di cose serie. Altrimenti decideremo”. In chiusura, una domanda secca. Il voto a Piero Capizzi? “4,5”.

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