Sintesi. Memorizzate questo termine. Lo sentirete ripetere spesso ai vari esponenti politici che stanno preparando le prossime amministrative. Ci vuole sintesi. Anzi è meglio dire, ci vorrà sintesi. Perché senza sintesi non ci saranno i candidati della varie forze politiche. E mai come adesso, una sintesi si dovrebbe trovare sui simboli da portare avanti nelle varie liste. Forse resisteranno solo Movimento 5 Stelle e Lega. Che avranno un loro candidato e correranno da soli (difficile da credere, secondo noi). Il resto sarà una lunga sfilza di liste civiche poco riconducibili (o quasi) alle varie correnti di destra o sinistra. Anche questa campagna elettorale sarà ricordata per la massima confusione che c’è, al momento, tra i vari candidati. Oggi, di certa, c’è solo la candidatura di Piero Capizzi, sindaco uscente. Il resto appare ancora come tutto un mistero.
La stessa candidatura di Massimiliano Lo Biondo, la prima ad essere annunciata e che sembrava cosa fatta, ad oggi non sembra più così sicura. A destra le cose non vanno benissimo. C’è troppa confusione. Marco Intravaia sì o no? Filippo Di Matteo, torna o non torna? E Salvino Caputo, può o non può ricandidarsi? Troppi dubbi. Troppe incertezze. Poca sintesi. A sinistra le cose non vanno di certo meglio. L’appeal del Pd rasenta lo zero. Il partito locale, trascinato dalle vicende regionali e nazionali, è ai suoi minimi storici. Non c’è compattezza nella segreteria e sempre più la fuga verso altri posti (o partiti). Un nome lo faranno. Resta da capire chi accetterà di metterci la faccia.
Da più parti ci sono incontri segreti, tra nuove e vecchie correnti politiche. Si cerca la sintesi, ovvio. Un nome su cui puntare. E così mentre esponenti di sinistra vengono avvistati a convenction di destra (anche qui a caccia di sintesi), consiglieri comunali uscenti cercano un partito che li accolga e li faccia rieleggere, spuntano 4 nomi che la sintesi, almeno a sinistra, potrebbero davvero crearla. Il primo è Stefano Gorgone, docente prima e dirigente scolastico a Monreale poi. Il suo nome è spuntato quasi a sorpresa tra i fogli di appunti dei big della politica. C’è anche quello dell’avvocato Francesco Macchiarella, in prima linea con Monreale Bene Comune. Ma non sono tutti d’accordo. Maximiliano Birchler è il nome a sorpresa. Quello del delegato regionale della federazione italiana calcio a 5 è diventato un nome molto appetibile. C’è chi lo vorrebbe assessore designato (anche, pare, da correnti di destra), ma da Palermo, sembra, alcuni esponenti politici importanti stanno spingendo per una sua candidatura a primo cittadino. Difficile, ad oggi, che Birchler accetti.
Ultimo, ma non ultimo, la sintesi potrebbe crearla Toti Gullo, già sindaco di Monreale. Da troppo tempo non si hanno notizie dell’ex primo cittadino che, in silenzio, forse medita un colpo di scena. Potrebbe essere la sua ricandidatura? Fantapolitica la nostra? Forse, ma è assurdo che a 5 mesi dall’elezione il quadro politico di Monreale sia ancora così desolatamente vuoto.
View Comments
che grande confusione e disastro, Monreale potrebbe diventare la Taormina della Sicilia Occidentale, a pochi chilometri da Palermo c'è un grande gioiello che nessun politico è riuscito a valorizzare e credo non ci siano speranze immediate.