La Polizia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Palermo, nei confronti di Gaspare Mattina, 41enne di Partinico, dal 2017 sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, in quanto ritenuto stabilmente inserito nel circuito della microciminalità organizzata operante nel territorio di Partinico e dei centri limitrofi.
Il provvedimento ha ad oggetto una lussuosa villa nel comune di Partinico, del valore stimato di circa 500.000 euro. Mattina, già condannato per reati di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato tratto in arresto in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Partinico, perchè trovato in possesso di un’arma con matricola abrasa e relativo munizionamento. L’uomo è stato condannato, in via definitiva, a 2 anni di reclusione.
Nel mese di giugno del 2017, personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Palermo, nell’ambito di accertamenti conseguenti alla richiesta di ammissione al gratuito patrocinio avanzata dal Mattina, ha condotto indagini patrimoniali nei suoi confronti e del suo nucleo familiare che hanno consentito di accertare una sproporzione economica tra gli acquisti mobiliari ed immobiliari effettuati dagli stessi ed i redditi percepiti, circostanza che faceva concretamente presumere l’utilizzo di risorse finanziarie di natura illecita. In particolare, è emerso che l’acquisto e la ristrutturazione di una villa, riconducibile al Mattina, ma formalmente intestata ad un familiare, risultasse incompatibile con i redditi dichiarati, addirittura incapaci a garantire anche il solo sostentamento familiare.
L’investimento patrimoniale è apparso quindi in netto contrasto con le scarse consistenze patrimoniali dichiarate, giustificabili solo attraverso lo sfruttamento di risorse illecitamente accumulate dal Mattina. In seguito a tali accertamenti l’uomo, su segnalazione della Questura di Palermo, è stato proposto dal Procuratore della Repubblica di Palermo per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale e successivamente è stato emesso nei suoi confronti un decreto di sequestro dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, oggi divenuto definitivo con il provvedimento di confisca.