Non è un periodo sereno per ciò che concerne il rapporto di debito e credito nei confronti degli istituti finanziari da parte di un’estesa maggioranza di italiani. La situazione economica continua a mantenersi nello stallo occupazionale, le politiche riguardanti l’uscita da questo perdurare della crisi non sono sufficientemente incisive sui substrati sociali, soprattutto popolari, le necessità degli italiani di poter comunque mantenere uno stato ideale nella loro vita divengono necessità a volta urgenti soprattutto per ciò che riguarda la richiesta di prestiti finanziari.
A questa dovuta necessità, gli istituti di credito hanno risposto con diverse opzioni attuabili con l’offerta di finanziamenti pronti a rispondere alle esigenze specifiche di ogni richiedente.
Quindi finanziamenti derivati da politiche relative al prestito di somme monetarie sia all’interno di istituti di credito come di classiche agenzie finanziarie, con diverse modalità di richiesta e concessione di quote elargibili senza troppe difficoltà anche in situazioni di precarietà professionale.
Una delle maggiori e dirette fonti di richiesta di prestito è quella relativa alla richiesta di prestito ipotecario, altresì conosciuto come credito ipotecario, un finanziamento il quale prevede il prelievo di parte di un’ipoteca concernente un bene immobiliare. Quindi, con questa opzione, per alcuni fondamentale, i titolari di un immobile di proprietà possono, soprattutto se certi di poter affrontare senza troppa fatica un piano d’ammortamento, richiedere un prestito in tempi relativamente brevi per poter disporre di una somma di denaro pronta a coprire un imprevisto di diversa natura.
Ovviamente con queste forme importanti di finanziamento, solitamente il proprietario d’immobile, o di più immobili, necessita di una quota di denaro pronta a compensare una spesa importante, imprevista, quota magari non disponibile subito (per questo motivo la richiesta di prestito ipotecario), ma sostanzialmente ammortizzabile secondo il piano concordato con l’addetto ai crediti all’interno della propria banca.
Per capire meglio quali e di cosa si parla in situazione di necessità di una quota improvvisa, tra le maggiori casistiche s’incontra la ristrutturazione dell’immobile stesso, la messa a norma degli impianti, una spesa medica importante, come il dentista sia per le protesi dei propri figli o per l’impiantistica dentaria in età non più giovane, un’autovettura indispensabile per il lavoro, perché no, anche un veicolo commerciale per iniziare un’attività in proprio così come di una quota di denaro necessaria per rispondere ad una situazione di debito nell’affrontare una situazione momentanea di difficoltà aziendale nei confronti di debitori, evitando il finanziamento. Un range ampio di casistiche nelle quali molti di voi si riconosceranno e potrebbero integrare con situazioni personali.
Cosa intendiamo però, per entrare in merito al nostro discorso, per credito o prestito ipotecario?
Intendiamo l’elargizione programmata con piano d’ammortamento del debito dilazionato negli anni, mettendo al centro della garanzia per l’istituto di credito il bene immobile, quindi l’ipoteca su di esso. Viene proposto in tre categorie specifiche e ben definite:
– Il prestito vitalizio ipotecario per il quale la sottoscrizione dell’ipoteca sulla casa, ed un piano d’ammortamento del debito dilazionabile da cinque a venticinque anni è obbligo e legislativo.
– Il mutuo casa elargibile con le nuove disposizioni di legge in materia anche a coloro iscritti nel registro dei cattivi pagatori.
– il mutuo liquidità, il cui valore può arrivare come limite massimo sino all’equivalente corrispettivo del valore dell’immobile scelto per l’ipoteca con un tetto massimo di 75.000 euro in ogni caso.
Per tutto ciò che riguarda la gestione del prestito in essere durante il piano di ammortamento del debito, non cambia assolutamente nulla rispetto a qualunque prestito, quindi si concordano un numero pre-definito di rate di restituzione, con una scadenza solitamente mensile, semestrale, difficilmente, ma è fattibile anche questa opzione, annuale, l’unica differenza con altre forme di prestito concordato con istituti di credito è quindi la garanzia posta come fiducia nell’elargire la cifra stabilita dalle controparti, l’ipoteca che sostituirà, come succede in altre forme di credito richiesto, eventuali fideiussioni, garanti intesi come terze presone, ed ogni normativa di legge specifica in questi ambiti si manterrà inalterata in eventuali casi di mancato pagamento, in quel caso l’ente creditore potrà avviare le procedure di riscossione del debito come la legge prevede in materia. Maggiori informazioni in questo articolo sui prestiti con garante.
Un commento a “Debito e credito nei confronti degli istituti finanziari. Ipoteca sulla casa: cosa c’è da sapere”
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