Vivere a Monreale, ma sentirsi un po’ cittadini di serie B, anzi abbandonati da tutto e da tutti. Eppure siamo a poche centinaia di metri dalla Circonvallazione. Al confine tra i territori di Palermo e Monreale. Queto limbo ha spesso generato confusione fra le istituzioni che si sono rimpallate competenze, decisioni e provvedimenti. Ma la situazione che stiamo per raccontarvi ha davvero dell’assurdo. Ci troviamo in via SL.
Qui ci sono i complessi delle case popolari dello Iacp. Ci abitano, ci dicono, circa 80 famiglie, oltre 300 persone. Il loro problema, ormai, riguarda l’acqua. Che arriva dal comune. I tubi che dalla condotta principale arrivano nei vari contatori e quindi negli appartamenti, però, non sono adeguati alla mole di acqua e di pressione. Per questo si rompono sempre. Tanto che un semplice scavo, come quello di qualche giorno fa degli operai del gas per sistemare una perdita, si trasforma in un incubo non solo per chi fa i lavori, ma anche per chi ci abita. A pochi metri, infatti, spunta un lago, vero e proprio. Formato dalle decine e decine di perdite della condotta. Ma oltre al danno c’è la beffa. Perchè il comune, conteggiando i consumi dal proprio contatore ha inviato ai residenti maxi bollette che hanno anche superato i 77 mila euro.
Il problema è che i consumi sono falsificati: nel senso che quest’acqua che il comune conteggia, in realtà, si disperde prima di arrivare negli appartamenti. Una situazione che si trascina da anni. Lo stesso sindaco Piero Capizzi, che stamattina ha effettuato un sopralluogo e ha parlato con i residenti, sei anni fa, in veste di avvocato, aveva scritto allo Iacp per tentare di risolvere questo problema. Mai ottenuta una risposta.
Ora però la situazione diventa sempre più pericolosa. Perché gli scantinati delle palazzine sono completamente allagati. Con oltre un metro e mezzo di acqua. Una situazione potenzialmente letale per le fondamenta che assorbono acqua ormai da anni. Ma non è tutto. Perché la struttura degli edifici presenta gravi lesioni. Che andrebbero sistemati. Ma lo Iacp, spiega un residente, “non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni”. Tanto che alcuni di loro, per mostrare un segno allo stesso Iacp, ha smeso di pagare l’affitto: “Qualcuno deve accorgersi che esistiamo e fare qualcosa”. Il sindaco Capizzi intanto ha fatto una promessa: lunedì tavolo tecnico al comune per cercare di arrivare ad un accordo con lo Iacp per effettuare i lavori necessari. E sulle maxi bollette dell’acqua: “Con gli uffici troveremo una soluzione”.
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