Palloncini bianchi, urla ,lacrime e disperazione. E’ il giorno dei funerali delle 9 vittime dell’alluvione di Casteldaccia. Le esequie si sono tenute in Cattedrale a Palermo. Nove i feretri portati a braccia da amici, conoscenti o semplici sconosciuti che hanno voluto esserci a tutti i costi. Fanno impreasione le bare dei tre bambini morti nella piena del fiume Milicia: la più piccola, Rachele, aveva solo un anno. Alla cerimonia officiata dal vicario generale del vescovo, Giuseppe Oliveri, che ha chiesto verità e giustizia per le vittime, hanno partecipato tra gli altri anche i sindaci di Palermo, Bagheria, Ventimiglia e il presidente della Regione Nello Musumeci. Grande commozione dei familiari delle vittime che si sono chinati a baciare le bare: diverse persone sono state colte da malore e sono dovuti intervenire i medico dell’Asl. Ancora sotto shock Giuseppe Giordano che nella tragedia ha perso la moglie, due figli e i genitori.
Antonino Pace e Concetta Scurria, i proprietari della villetta abusiva, erano stati processati e condannati a 3 mesi di arresto, pena sospesa, e a 23 mila 500 euro di ammenda, per abusivismo edilizio nel 2010. La sentenza, che è diventata definitiva l’11 febbraio del 2012, ordinava anche la demolizione del manufatto irregolare che non è stato mai abbattuto. Il Codacons ha deciso di denunciare il sindaco di Casteldaccia “per la possibile fattispecie di omissione di atti d’ufficio in relazione al mancato abbattimento dell’abitazione”. L’associazione dei consumatori annuncia anche una class action in regione sul dissesto idrogeologico dell’isola.