Ci chiediamo: “quanti altri danni si devono contare prima che si faccia quanto possibile?” Ieri abbiamo assistito a case invase dal fango; rifiuti galleggianti per le strade di periferia come a Strazzasiti; fiumi d’acqua per le strade e smottamenti più o meno problematici in ogni dove. Tutto ciò potrebbe evitarsi se solo ci fosse la giusta sensibilità ed il corretto impegno”.

La denuncia arriva dagli esponenti di Monreale Bene Comune: “Esprimiamo un accorato sentimento di cordoglio per i familiari delle vittime travolte dalla furia del fiume Milicia a Casteldaccia e pertanto ci sentiamo in dovere di reagire. Non si è dato opportuno rilievo alla allerta meteo diffondendolo opportunamente. E ciò appare di una sottovalutazione inqualificabile. Certo la forza della natura non si para con le mani. Tuttavia, molto si può fare”, hanno aggiunto dal Movimento.

“Basterebbe iniziare – continuano da MBC – con il pulire ed obbligare a liberare le caditoie, i tombini ed i canali di gronda per ridurre i disastri che sempre più si verificheranno visto che abbiamo fatto stravolgere il clima. Basterebbe, non tagliare su servizi indispensabili come è ormai la cura del territorio e la Protezione Civile. Basterebbe sensibilizzare ognuno a far la propria parte e non limitarsi chiudere le scuole come panacea di tutti i mali. Eppure, niente di tutto ciò. Restiamo la città che guarda impotente ad ogni disastro che sia della pioggia o del fuoco”.

“Non appare chiaro – si legge ancora nella nota – quale sia la politica di controllo del territorio e delle sue criticità, inoltre pare che siano stata sospesa o conclusa perfino la collaborazione con Overland. Ieri sera alle chiamate per richiedere aiuto non rispondeva nessuno. Ciò significa che ogni cittadino è abbandonato a se stesso nella sua rabbiosa insicurezza. Tutto ciò non è più tollerabile. Se l’amministrazione si è stancata – conclude la nota – di occuparsi dei problemi della città, ammesso che l’abbia mai fatto, ne tragga le dovute conseguenze e tolga il disturbo”.