Sono le piccole cose quotidiane che consentono di evitare i disastri. Da noi, invece, c’è una brutta e consueta abitudine: fare proclami, lanciare strali e urlare solo a fatto avvenuto. Il maltempo di questi giorni ha portato ancora di più alla luce il disastro delle mancate manutenzioni piccole e ordinarie con cui convive da anni, ormai, il territorio di Monreale. Stiamo parlando di sindaci che si sono succeduti, di assessori, di tecnici e operai. In questi anni non è cambiato nulla.
La piccola manutenzione viene snobbata in toto dall’amministrazione comunale. I canali di scolo delle acque piovane, che sono fondamentali per un corretto scorrimento delle acque, così come i tombini che quest’acqua devono raccogliere per convogliarla nelle tubature sotterranee, da anni non vengono né puliti né liberati. Il risultato? E’ sotto gli occhi di tutti ogni volta che piove. Figurarsi quando avvengono episodi straordinari come la bomba d’acqua che ha causato morte e distruzione nei giorni scorsi.
Ci siamo fatti stamattina un giro per il comprensorio monrealese. Circonvallazione, via Mulini, via Pezzingoli, via Linea Ferrata, via Strada Ferrata, Strazzasiti. I canali sono pieni di rifiuti, erbacce che in alcuni casi sono alberi; i tombini sono pieni di fango, detriti, ricoperti di cartacce. Così l’acqua, non avendo dove andare, invade la carreggiata, mettendo in difficoltà gli automobilisti. Gli interventi estemporanei non servono a nulla. Occorre pianificare e farlo nei mesi corretti. Quando è giusto farlo. La sicurezza è un obbligo a cui l’amministrazione non può sottrarsi.