In tempi di campagna elettorale tutto fa brodo. Anche noi siamo rimasti invischiati in un dibattito “virtuale” che ha coinvolto l’ex sindaco di Monreale Salvino Caputo e l’attuale Piero Capizzi. Caputo ha preso spunto da un nostro articolo, con il quale raccontavamo l’avvio di due cantieri di servizio per il comune di Monreale specificando che, però, l’amministrazione monrealese aveva dimezzato la forza lavoro per i cantieri che da 8 erano diventati 2.
In realtà, come avevamo scritto molto chiaramente nell’articolo, il comune di Monreale ha scelto di concentrare gli sforzi economici su due progetti importanti piuttosto che su 8 molto più piccoli e magari poco rilevanti. Come suggerisce il piano di azione e coesione per l’avvio dei cantieri di lavoro, tra l’altro, i comuni per ottimizzare i lavori da fare, devono accorpare più progetti possibile, mantenendo comunque il numero di “allievi” assegnati. E così ha fatto il comune di Monreale. Capizzi ha scelto di fare due soli cantieri, utilizzando però, la stessa forza-lavoro possibile con le somme assegnate dalla Regione Siciliana. Capizzi ha puntualizzato questa vicenda anche su Facebook, dove si era scatenata la discussione, facendo sapere che comunque tutelerà l’immagine sua e del comune nelle sedi opportune.
Sulla vicenda è intervenuto anche Tonino Russo, l’ex parlamentare monrealese: “Fomentare l’odio al fine di un ritorno elettorale – ha detto – come fa l’ex sindaco di Monreale Salvino Caputo è un atto di disonestà. Non è giusto strumentalizzare il bisogno di lavoro e la rabbia di chi vede svanita una opportunità, sia pure minima, di reddito. I 50 posti di lavoro, richiamati in qualche post propagandistico, si perdono perché la Regione ha messo soldi solo per assumere meno di 40 persone e non 90. Io non sostengo la giunta Capizzi, ma mi fa rabbia la falsità che induce in errore gente per bene che già vive il dramma della disoccupazione. sarebbe il caso che qualcuno si facesse un esame di coscienza”.