Valorizzare e mettere a fuoco i luoghi spesso dimenticati o poco valorizzati, è questo l’obiettivo della II edizione della manifestazione “Taccuini di viaggio. Monreale, disegni e parole. Paesaggi, Monumenti, Giardini, Cibo, Artigianato”, che ha preso il via venerdì scorso a Casa Cultura Santa Caterina. Agli organizzatori e alla professoressa Cottone sono arrivati i complimenti da parte del sindaco Piero Capizzi e dagli assessori alla cultura Giuseppe Cangemi e ai Beni culturali Paola Naimi per questa singolare iniziativa che mette in risalto le bellezze artistiche della città di Monreale.
“Come amministrazione comunale siamo lieti di promuovere questa singolare esperienza artistica, magistralmente coordinata dalla professoressa Anna Cottone, e per questo ci stiamo attivando per i prossimi incontri a coinvolgere associazioni locali e scuole per diffondere l’iniziativa e creare anche una sinergia on il territorio al fine di promuovere, non soltanto la raffigurazione dei luoghi, ma anche le tradizioni culturali e i prodotti tipici locali che potranno essere lo spunto per le loro creazioni artistiche”.
“Quest’anno – ha detto Anna Cottone, promotrice dell’iniziativa – vogliamo interagire con il territorio per mettere in risalto e valorizzare attraverso i nostri disegni i luoghi poco conosciuti di Monreale”. Il prossimo appuntamento si terrà presso il Santuario della Madonna delle Croci. “Abbiamo già disegnato – aggiunge Anna Cottone – i suggestivi angoli del quartiere Ciambra e l’anno scorso abbiamo valorizzato le fontane della Strada Monumento Rocca-Monreale”.
Intanto, nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro con le associazioni del territorio per promuovere insieme, nuove iniziative che possano creare nuovi itinerari per un rilancio turistico del territorio. “Il primo incontro – ha concluso la professoressa Cottone – è iniziato da Piazza Guglielmo proprio davanti la facciata del Duomo con la sua imponente magnificenza domina la città, ma ho voluto disegnare tutto il suo contorno: le bancarelle, le folle di turisti, l’antico quartiere Ciambra, dove l’abside gigantesca incombe sulle strette stradine e cortili che a Monreale si chiamano “chiassi”, addobbati con piante e fiori come un giardino”.
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