Immaginate di vivere un incubo: la vostra veranda, il vostro giardino e perfino la vostra casa, invasa da topi. Sì, ma pensate che quello che state vivendo non è un brutto sogno, ma una tremenda realtà. Accade. E succede magari a due passi da casa vostra. Siamo in via Mulini, a due passi dalla circonvallazione. Un terreno abbandonato e sequestrato, sta facendo diventare pazze alcune famiglie che abitano lì che da mesi ormai, combattono una lotta impari contro i topi che proliferano a centinaia in quest’area verde posta sotto sequestro e sotto amministrazione giudiziaria.
A lanciare il grido d’allarme Cinzia Martelli, madre di tre figli, costretta a dormire in auto perché la propria casa è invasa dai topi. In un solo mese ne ha uccisi 150 con veleno e trappole. Trappole che ha disseminato in tutta la sua casa, lasciata vuota, per paura che i topi potessero mordere i propri figli. “Ma io non posso più fare questa vita”, ci racconta in lacrime. Cinzia ha informato il sindaco Piero Capizzi e l’assessore Giuseppe Cangemi, senza mai ottenere una risposta chiara e definitiva. “Ora mi rivolgerà all’Asp – dice – Qui c’è una vera e propria emergenza igienico-sanitaria”. Lei non è la sola a convivere con i topi. Anche i suoi vicini vivono nel terrore. “Il problema è che – dice un vicino di Cinzia – questo terreno non è stato mai ripulito. Serve un intervento immediato”.
La replica dell’assessore Giuseppe Cangemi: “Conosco la storia e vi assicuro che faremo di tutto per far tornare la normalità in questi luoghi. Il terreno è di un privato, ma in questo momento è in amministrazione giudiziaria. Lo scorso anno avevamo intimato la pulizia del terreno. Pulizia che non è stata mai fatta. Per questo scatteranno le sanzioni. Ora stiamo preparando un’apposita ordinanza che sarà recapitata al curatore affinché si provveda, non solo con la pulizia, ma anche con la disinfestazione e la derattizzazione in tempi brevi, proprio per motivi gravi di pericolo igienico-sanitario. L’ordinanza è quasi pronta ed entro questa settimana la recapiteremo. Chiederemo di intervenire al curatore in brevissimo tempo”.
View Comments