In occasione di un viaggio a Firenze, ho cercato di fare un paragone tra il modo di fare turismo da queste parti e confrontarlo, seppur con un dovuto ridimensionamento, a Monreale. Partiamo dall’assunto che i tesori da visitare che ci sono a Firenze sono, per numero, superiori a quelli di Monreale. Ma questo non vuol dire che non si possa prendere da esempio per una corretta gestione del turismo che a Monreale non è mai stata presa in considerazione. A Firenze tutto il centro storico è stato dichiarato bene Unesco. Qui respiri arte ad ogni passo. Tutta l’area è rigorosamente pedonale: solo bici al massimo. Il flusso di visitatori è incredibile.
Domande lecite, secondo me. Le risposte non credo si troveranno mai. Ma è uno spunto di riflessione. Per tutti. La politica c’entra, ovvio, ma per molte cose dipende da noi. Dobbiamo imparare a comprendere che il turista è una risorsa per il nostro paese e non un pollo da spennare. Non ho mai visto un turista lamentarsi di pagare 20 euro per accedere ad un Duomo, ma pagare 3 euro una bottiglietta d’acqua quello magari lo fa diventare pazzo. Così come magari coccolarlo quando è a pranzo o a cena nei nostri locali. La fortuna e il benessere della nostra città dipendono da noi e non da un sindaco che oggi c’è e magari dopo 5 anni non c’è più.
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