I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, su disposizione del Gip del Tribunale di Termini Imerese, hanno oggi dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’imprenditore di Bagheria Giuseppe Salamone, a capo di un gruppo di imprese attivo nel settore dei trasporti su gomma, responsabile della commissione di numerosi reati tributari e del delitto di trasferimento fraudolento di valori.
I militari hanno proceduto al sequestro preventivo dei proventi delle frodi fiscali, ammontanti a circa 1,5 milioni di euro, vincolando conti correnti, immobili, automezzi e quote societarie nella disponibilità di 4 imprese e di 6 co-indagati. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica termitana, sono partite dagli esiti di alcune verifiche fiscali svolte dalle Fiamme Gialle nei confronti delle aziende gestite dall’imprenditore, che avevano fatto emergere un vasto fenomeno di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, attraverso il quale frodare l’erario.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno permesso di riscontrare che l’imprenditore destinatario nel tempo di due avvisi orali da parte della Questura per le ripetute frequentazioni con personaggi appartenenti alla criminalità organizzata e per aver assunto o favorito l’assunzione di persone contigue ai locali “mandamenti”, aveva ceduto fittiziamente la titolarità delle quote delle tre aziende a lui riconducibili a prestanome, con l’obiettivo di eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale, risultando essere formalmente un mero dipendente delle imprese che di fatto gestiva peraltro con atteggiamenti padronali.
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Per questo motivo, è stato denunciato, insieme ad altre tre persone, per il reato di trasferimento fraudolento di valori e, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, si è proceduto al sequestro preventivo delle tre aziende oggetto del fittizio passaggio di proprietà, da oggi affidate ad un amministratore giudiziario affinché le gestisca nell’interesse della collettività. L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura di Termini Imerese si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.
L’attività di esecuzione delle odierne misure cautelari è stata svolta con l’ausilio di un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Palermo, che ha effettuato analitici rilievi delle strutture e degli immobili oggetto di sequestro e che saranno messi a disposizione della Autorità Giudiziaria.