Sono state avviate le procedure per il recupero del rifugio antiaereo, utilizzato dagli studenti del liceo Vittorio Emanuele II durante la seconda guerra mondiale. A dichiararlo è Michele D’Amico, responsabile regionale del Cobas-Codir per le politiche dei beni culturali.
Il rifugio antiaereo – prosegue Michele D’Amico – si trova sotto il cortile della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, in buono stato grazie al lavoro dei lavoratori della Biblioteca Centrale, che lo hanno ripulito e che prestano servizio presso la seconda più grande biblioteca del meridione d’Italia fondata per ordine di Ferdinando I di Borbone.
“Ho interessato – continua Michele D’Amico – l’assessore regionale, Sebastiano Tusa e il dirigente generale del dipartimento Beni Culturali, Sergio Alessandro, affinché il rifugio antiaereo possa essere recuperato del tutto e possa essere visitato dalla collettività. Se non ci si impegna a farlo conoscere alle future generazioni, vi è la possibilità di perdere pezzi importantissimi della memoria storica della nostra città.
Immediata la risposta del dirigente generale del dipartimento regionale Beni Culturali, Sergio Alessandro, il quale dopo una visita effettuata al rifugio, ha fissato un ulteriore sopralluogo alla presenza dell’assessore regionale, del direttore della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, Carlo Pastena, e del direttore del Centro Regionale per il Restauro, Stefano Biondo, il quale dovrà eseguire una perizia più accurata e redigere il progetto per il completo recupero del rifugio antiaereo affinché possa esso essere tramandato alle future generazioni.