Il monrealese Giuseppe Giangrande, maresciallo dei carabinieri ferito gravemente mentre prestava servizio d’ordine davanti a Palazzo Chigi, ha ricevuto ieri a Roma la Medaglia d’Oro al Merito dalla Croce Rossa Italiana.
Nel 2013 chi gli sparò, Luigi Preiti, lo fece per colpire lo Stato e le istituzioni attraverso lui, ma Giangrande non si è mai sentito un eroe per questo. Da quel giorno è accudito dalla figlia Martina. E’ stato nominato Cavaliere di Gran Croce ed insignito della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sulla sua vita è stato anche pubblicato un libro presentato a Monreale.
Nella motivazione si legge: “Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri collocato in congedo a seguito di gravissime ferite riportate nel corso di un proditorio attacco a fuoco di cui era stato oggetto assieme ad altri commilitoni mentre svolgeva servizio nei pressi di importante sede istituzionale, una volta dimesso dai nosocomi che lo tenevano in cura, benchè avesse riportato gravissime lesioni permanenti, faceva emergere eccezionali ed inconsuete energie morali, che lo spingevano a prodigarsi con grande generosità, elevatissimo spirito di servizio, profonda umanità ed utilissima collaborazione, nel supportare le iniziative della Croce Rossa Italiana, in pubbliche manifestazioni e negli interventi nelle scuole, costituendo ovunque, validissimo esempio della fulgida tradizione dell’Arma nonchè degli ideali, dei valori e dei principi della Croce Rossa Italiana”.