I consiglieri di Forza Italia Giuseppe Guzzo e Antonella Giuliano sul piede di guerra. La vicenda riguarda il premio di risultato concesso ancora una volta dal sindaco Piero Capizzi al segretario generale del Comune Domenica Ficano.
“Nonostante il decadimento cui versa la nostra città – spiegano Guzzo e Giuliano – con un Comune in dissesto finanziario, con proposte amministrative di un aumento delle aliquote di imposta al massimo consentito, e alla luce delle numerose osservazioni che continuamente la Corte dei Conti ha mosso nei confronti dell’amministrazione (non da ultima quella dell’assenza del PEG), con una cittadinanza sempre più vessata da tasse spropositate e insostenibili, ma soprattutto alla luce di una segnalazione ancora pendente al Ministero della Funzione Pubblica (ancora non pronunciatosi) da noi sollevata lo scorso anno, tutto ci saremmo aspettati tranne che trovare, tra gli atti del comune, l’ennesima determina sindacale di liquidazione del premio di risultato al Segretario generale, proprio per l’anno 2016”.
Gli esponenti di Forza Italia infatti, proprio in relazione alla liquidazione del premio di risultato di quasi 10 mila euro al segretario, hanno presentato una richiesta di revoca del provvedimento premiale, approvata dal consiglio comunale nel Gennaio 2017, e per la quale il Ministero deve appunto ancora esprimersi.
“Nonostante questo atteggiamento di intestardimento, di sufficienza e di mancanza di sensibilità operata dal sindaco e dalla sua amministrazione verso i cittadini – aggiungono i due consiglieri azzurri – questo ennesimo premio di risultato costituisce un vero e proprio schiaffo morale per gli stessi cittadini che vedono l’amministrazione operare con il braccino corto quando si tratta di servizi pubblici, ed usare invece il braccio lungo quando si tratta di indennità o di prolungare incarichi di consulenza a titolo oneroso per attività, quali quella contabile e di redazione del bilancio, che dovrebbero essere attività proprie inerenti a competenze insite all’organico comunale di cui, il nostro segretario è responsabile supervisore”.
“Continuiamo ad essere convinti delle nostre ragioni – sottolineano Guzzo e Giuliano – circa l’illegittimità del provvedimento che dispone il trattamento premiale, perché deliberato in contrasto con i criteri fissati dal Decreto Brunetta e dunque, per tutte le ragioni consequenziali espresse sia negli interventi consiliari pregressi nella mozione, che nel ricorso al Ministero. Chiediamo ancora una volta- concludono – la revoca anche di questa ultima determina di liquidazione e confidiamo nella certosina opera di supervisione dell’organo prefettizio, per far finalmente chiarezza, sulla regolarità dell’intera vicenda nell’attesa, comunque, della definitiva pronuncia degli organi aditi”.