Anche a Palermo, così come in altre undici città, è iniziata la sperimentazione del Taser, un’arma propria che fa uso di impulsi elettrici per inibire i movimenti del soggetto colpito. E’ un’arma di persuasione non letale ed il suo utilizzo è un importante deterrente per le forze dell’ordine che pattugliano i centri e le periferie cittadine.
“Un’arma – spiegano dal Comando – che consente di difendersi in caso di estremo pericolo, in condizioni di sicurezza maggiori, evitando il contatto diretto con il potenziale criminale, rendendolo inoffensivo allo stesso tempo”.
Al Comando Provinciale Carabinieri di Palermo saranno previsti venti militari del Nucleo Radiomobile che, al termine di uno specifico addestramento all’uso dell’arma, svolto da personale specializzato della Scuola di Perfezionamento al Tiro di Roma, sperimenteranno operativamente la valenza dell’arma durante i servizi di controllo del territorio.
“Dal 5 settembre in 12 città inizierà la sperimentazione del taser, la pistola elettrica non letale che aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro – ha detto il ministro Salvini – Per troppo tempo le nostre forze dell’ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Il taser – ha aggiunto Salvini – in prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia” perché “non può essere un’avventura viaggiare sui treni”. Oltre a Palermo il taser verrà adottato a Milano, Torino, Genova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Padova, Caserta, Napoli, Catania, Brindisi.
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