Quest’anno, per il primo anno, anche a Corleone si terrà un campo di volontariato nazionale della Legambiente, dedicato a giovani ragazzi provenienti da diverse regioni italiane, sotto la guida e con l’organizzazione del Circolo “Le Due Rocche” il quale, sin dalla sua nascita, si è caratterizzato in particolare per l’attenzione ai temi del contrasto all’illegalità ambientale, della lotta al degrado dell’ambiente urbano e delle campagne, e per lo sviluppo di progetti di educazione e formazione ambientale.
Durante le attività del campo di Corleone – le cui attività si svolgeranno tra il 28 luglio ed il 5 agosto – i volontari saranno coinvolti nelle classiche azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale (verifica, monitoraggio, pulizia e valorizzazione di aree verdi urbane ed aree boschive anche in zona R.N.O.), fino a giungere ad attività di carattere più squisitamente formativo ed improntato all’educazione ambientale alla sostenibilità; inoltre, i volontari avranno la possibilità di conoscere la storia di Corleone e del suo territorio, e le storie di chi ha contribuito con il proprio impegno a migliorare le condizioni di questa terra, a partire dagli eroi civili dell’antimafia sociale
siciliana del secondo dopoguerra.
Tra le tante iniziative in programma, che avranno luogo nell’ambito dell’evento che viene patrocinato dal Comune di Corleone, sono previste i seguenti incontri: a Piana degli Albanesi con Serafino Petta, presidente onorario dell’associazione Portella della Ginestra, Dino Paternostro della Cgil e Francesco Petrotta (domenica 29); dibattito organizzato in collaborazione con la Cgil e la Camera del Lavoro di Corleone sul tema dello sfruttamento dei migranti nel mondo agricolo ed il contrasto al fenomeno del nuovo caporalato (mercoledì 1 agosto); incontro con Giuseppe Antoci sul tema dell’ecomafia e dell’illegalità ambientale e del contrasto alle agromafie (martedì 31 luglio); dibattito sulla gestione responsabile del patrimonio naturale e forestale e sul contrasto agli incendi boschivi, con i docenti dell’Università di Palermo Donato La Mela Veca e Giovanni Giardina.