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L’omicidio del piccolo Di Matteo: risarcimento da 2,2 milioni alla mamma e al fratello

Giuseppe Di Matteo, venne rapito a Piana degli Albanesi il 23 novembre 1993 per far ritrattare suo padre Santino, che aveva deciso di collaborare con la giustizia. Dopo due anni di prigionia, l’11 gennaio 1996, fu ucciso e sciolto nell’acido. Il piccolo Giuseppe aveva soltanto 14 anni.

Adesso la mamma e il fratello di Giuseppe, avranno 2,2 milioni di euro di risarcimento. Per il giudice Paolo Criscuoli è stata: “lesa la dignità della persona, il diritto del minore ad un ambiente sano, ad una famiglia, a uno sviluppo armonioso, in linea con le inclinazioni personali, ad un’istruzione. Beni ed interessi di primario rilievo costituzionale che, pertanto, trovano diretta tutela, anche risarcitoria”.

Per l’omicidio sono stati condannati il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, Benedetto Capizzi, Cristoforo Cannella, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e il pentito Gaspare Spatuzza. I loro beni sono tutti sotto sequestro quindi i boss non potranno pagare il risarcimento. Il denaro sarà attinto dal fondo speciale dello Stato per le vittime di mafia. La mamma Francesca Castellese e il fratello Nicola Di Matteo hanno già avuto, come provvisionale, 400 mila euro.

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