Martedi 24 luglio alle ore 16 a Palermo, presso la sala Alessi di Palazzo d’Orleans, Eurispes, l’Istituto di studi politici economici e sociali, presenterà il progetto di fattibilità tecnica ed economica del porto Hub di Palermo. Il progetto, che comprende la riqualificazione della foce del fiume Oreto e della costa sud orientale della città, interessa il golfo di Palermo da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari. “Una straordinaria proposta per Palermo e per la Sicilia – spiega il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara: un’opera che avrebbe un grande ritorno economico e che creerebbe le condizioni per un reale sviluppo del territorio e per la sua crescita sociale e occupazionale. Eurispes, a distanza di due anni dall’apertura di una sua sede in Sicilia, raccogliendo le indicazioni elaborate dal comitato scientifico isolano, offre il suo contributo, presentando questo progetto nella consapevolezza del carattere strategico di Palermo e della Sicilia, ben sapendo che non può esistere alcuna possibilità di sviluppo in assenza di infrastrutture e servizi adeguati”.
L’area portuale è rappresentata da una piattaforma collegata con la costa all’altezza della Bandita e che forma con essa una baia larga circa 300 metri e lunga tre chilometri, destinata agli sport acquatici e con 200 posti per le imbarcazioni da diporto in transito. Lungo la baia sarà realizzata una grande spiaggia, in parte libera e in parte attrezzata e, a monte di essa, impianti sportivi all’aperto per 10 ettari, un parco urbano sul mare ed ampi spazi per il tempo libero con punti ristoro e negozi. Nello spazio compreso tra quest’area e la statale 113 verrà realizzata una strada panoramica che parte con un nuovo ponte sull’Oreto per giungere sino alla Bandita. A valle della strada una pista ciclabile ed una per il running lunghe tre chilometri che, attraverso un ponte ciclopedonale, arrivano al porto turistico. Il porto, che ha 9 chilometri di banchine e un piazzale di circa 200 ettari, è un porto-canale con ingresso a nord-ovest e uscita a sud-est ed è direttamente collegato ad un retroporto di 100 ettari. Ha una profondità che va da 18,5 a 27 metri ed è dotato di tutti i servizi. Nell’area del retroporto sono stati previsti pure un hotel, un residence, un parcheggio multipiano e 8 mila metri quadrati destinati ad uffici. “Ciò che rende unica quest’opera strategica – commenta il progettista Giovan Battista Rubino, componente del comitato scientifico Eurispes Sicilia – è, in prima battuta, la sua posizione geografica che rende più economici i trasporti feeder che, attraverso le autostrade del mare, collegano a tutti i porti del sud Europa. Le sue caratteristiche tecniche, inoltre, ne fanno il porto più importante del Mediterraneo europeo (in grado di movimentare 16 milioni di container all’anno contro i 5 milioni del porto di Valencia, i 3 milioni di quello di Gioia Tauro, e i 2 milioni circa dei porti di Barcellona e Genova)”.
L’opera, che ha un costo di 5 miliardi di euro e che a regime darà lavoro a oltre 435 mila persone, potrà essere finanziata prevalentemente con capitali privati. Per Saverio Romano, responsabile Dipartimento Mezzogiorno di Eurispes “la realizzazione del porto Hub di Palermo rappresenta un’occasione imperdibile per il riscatto economico-occupazionale di tutto il territorio. Un obiettivo raggiungibile solo attraverso un lungimirante gioco di squadra e tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti a vario titolo interessati”.