Il danno e la beffa. Un gruppo di residenti in un palazzo in via Santa Liberata, nella zona delle case popolari di Aquino, si è visto recapitare una maxi bolletta per l’acqua di 70 mila euro: una cifra mostruosa. I residenti, però, non ci stanno. E attaccano il Comune e l’Istituto Case popolari. Il consumo eccessivo di acqua non è dovuto ad uno spreco dei residenti, ma ad una perdita della conduttura che va dal contatore principale e verso le abitazioni. Una perdita che non solo ha causato questo consumo esagerato, ma che ha allagato scantinati, fondamenta del palazzo e anche danneggiato l’ascensore, visto che l’acqua ha invaso anche i locali del macchinario.
Stamattina i residenti, dopo i continui rimpalli fra comune e Iacp, hanno deciso di sbracciarsi ed iniziare gli interventi. Sul posto la Protezione Civile Overland che ha la sede a pochi passi da questa zona che ha aiutato, attraverso delle idrovore a svuotare gli scantinati per quanto possibile. Probabile che sarà necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per rimuovere completamente l’acqua che ormai da mesi ristagna nella parte sottostante il palazzo. Il danno è stato segnalato parecchio tempo fa al comune. Che ha risposto che la competenza in merito era dello Iacp. A sua volta l’istituto Case Popolari, ha fatto sapere che il guasto, visto il punto della perdita, era esclusivamente a carico dei residenti.
Insomma mentre le due istituzioni non riescono a mettersi d’accordo, l’acqua continua inesorabile ad inondare il palazzo. Stamattina i residenti hanno iniziato a proprie spese gli interventi. Al momento è in corso lo scavo per individuare con precisione il tratto rotto della conduttura. Probabile però che si decida per l’intera sostituzione di questo tratto di conduttura idrica. E adesso i residenti chiedono che il pagamento della bolletta venga quantomeno verificato dal comune. Perché qui abitano persone che vivono con una pensione da 400 euro al mese.