E’ stata deposta questa mattina in via Ugo La Malfa nel 36° anniversario dell’eccidio, una corona di fiori alla lapide dei carabinieri rimasti uccisi nella “Strage della Circonvallazione”, avvenuta a Palermo il 16 giugno 1982 in viale della Regione Siciliana, a 500 metri prima dello svincolo per Sferracavallo.
Alla commemorazione oltre ai familiari delle vittime, erano presenti il Comandante Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Riccardo Galletta; Maria Baratta vice Prefetto Aggiunto, in rappresentanza del Prefetto di Palermo; il Questore di Palermo, Renato Cortese; l’assessore Gaspare Nicotri in rappresentanza del sindaco di Palermo; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Giancarlo Trotta; il Comandante Provinciale Carabinieri, Colonnello Antonio Di Stasio; il Comandante del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Brigata Claudio Minghetti; una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Palermo.
Nella strage rimasero vittime l’Appuntato Silvano Franzolin (sposato con due figli), il carabiniere Luigi Di Barca, (che lasciò la moglie incinta della figlia) ed il carabiniere Salvatore Raiti, tutti in servizio presso la Stazione Carabinieri di Enna.
L’agguato ordinato da “cosa nostra”, fu compiuto da alcuni mafiosi a bordo di un’auto da cui esplosero numerosi colpi di mitra. Oltre ai carabinieri rimase colpito anche Giuseppe Di Lavore, 27enne autista giudiziario del mezzo con cui i tre stavano eseguendo il trasferimento da Enna a Trapani del detenuto Alfio Ferlito, anch’egli rimasto ucciso e vero obiettivo dell’attentato. Il mandante della strage era Nitto Santapaola, che da anni combatteva contro Ferlito una guerra per il predominio sul territorio etneo.