A Monreale la mostra dell’artista tedesca Barbara Walder

Redazione

Cronaca

A Monreale la mostra dell’artista tedesca Barbara Walder

16 Giugno 2018 - 10:30

É stata inaugurata dal sindaco Piero Capizzi e dall’assessore alla cultura Giuseppe Cangemi nella Sala Novelli del complesso Guglielmo, la mostra dell’artista tedesca Barbara Walder “Libertà e Potere. Potere e Libertà”.

L’artista che vive e lavora in Liechtenstein, è stata ispirata per questa mostra dal ‘genius loci’ di Monreale. Per l’artista, la libertà è l’opposto del potere. Tale opposizione si supera attraverso l’uomo che esce dalla logica del condannare l’altro suo simile. Con questo nuovo modo di pensare, è possibile una convivenza pacifica, come ai tempi di Ruggero II di Sicilia.

Sono esposte 37 opere per un periodo creativo che va dal 2008 al 2018, alcune delle quali provenienti dal precedente periodo di attività artistica della pittrice in Calabria. Nelle opere vengono presentati i singoli passaggi o tappe di questa evoluzione interiore e, in un certo senso, rappresentano gli stadi iniziatici, che, mediante questa affabulante pittura concettuale, vogliono condurci ad un’autocoscienza e alla verità naturale della pace nell’armonia del tutto, superando l’arbitraria e malefica dicotomia fra trasgressore e vittima, libertà del singolo ed equità sociale.

Come asseriva Ruggero II, anche per Barbara Walder “ad ogni uomo dovrebbe essere permesso di vivere il suo paradiso sulla terra e parlare la sua lingua”. L’opera della pittrice, nella sua astrazione lirica, rientra indiscutibilmente nel consolidato filone novecentista dell’informale e della pittura concettuale, tutta sospesa tra espressionismo astratto ed astrazione lirica. La pennellata astratta ed espressionista racchiude non solo e non tanto l’esperienza americana dell’Action Painting rammentata, del Dripping di Pollock e del Color Field di Rothko, quanto piuttosto quella europea il Gestuale Segnico di Matheu e di Vedova; l’Astrazione di Corpora; il Materico di Burri e segnatamente, la grande tradizione tedesca, carica di prepotente emotività e di idealismo, ad iniziare dalla “gestualità dei sentimenti” di un Wols.

Colore come emozione pura e assoluta, paesaggi della mente e dello spirito, in una tavolozza materica e fatta di oli e di materiali svariati (come terre, sale, ghiaia, ecc.) che crea profondità, fughe, adagi o mossi. Barbara Walder cerca un senso e un nome (Assoluto, Cosmo, Uno, Infinito) per lo Spirito Unitario di cui sente la presenza circolante entro il Tutto, in una visione che si richiama in parte alla cultura antroposofica tedesca.

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