Quattro anni. Oltre 1.500 giorni. Piero Capizzi festeggia oggi un importante traguardo della sua amministrazione. Che si avvia alla fine e alle prossime elezioni non in un grande stato di salute. Certo non (solo) per colpa sua. Ma Capizzi ha trovato davvero una situazione disastrosa. E non facile da gestire. I suoi più grandi successi? Sono quelli dal punti di vista economico della città, come la chiusura dei debiti con Amat, quelli dell’Ato. Per il resto molti “sospesi”, dal Cres, al problema strade, illuminazione pubblica e rilancio generale della città. Le sue colpe? Non aver avuto polso fermo durante le situazioni di crisi politiche. I continui cambi di assessori non hanno giovato all’amministrazione di questa città. Oggi, a distanza di quattro anni, l’unico assessore rimasto fin dall’inizio è stato Giuseppe Cangemi, che è anche il suo vice ed è una pedina fondamentale nello scacchiere di Capizzi. In mezzo ci sono tantissimi assessori, alcuni passati come meteore. Oggi, a distanza di due anni, torniamo a dare i voti all’amministrazione, scegliendo però di darli solo a Capizzi e Cangemi. Il resto degli assessori per noi è “senza voto”. Per molti di loro solo pochi giorni al governo per essere giudicati; altri hannofatto solo lo stretto indispensabile e l’ordinaria amministrazione; altri da tempo pensano a più importanti carriere politiche; altri ancora guardano da Palermo i problemi di Monreale. Insomma, la nostra è una scelta forte che comprenderete.
PIERO CAPIZZI – 6: Il sindaco merita la sufficienza. Nel marasma generale riesce a stare a galla. Con estrema difficoltà. Deve fare i conti con un gruppo dirigenziale che non lo aiuta praticamente mai. Il risultato è una situazione (spesso) di stasi. Vorrebbe fare, ma non può. Vuoi per mancanza di fondi economici, vuoi perché nessuno è in grado di indicargli altre vie di uscita. Dovrebbe sfruttare questi ultimi 365 giorni per dedicarsi, almeno in parte, alle promesse fatte in campagna elettorale. I tempi ci sono, almeno per avviare delle cose. Non si è saputo più niente per la vicenda Cres. Niente sul discorso illuminazione. Niente per il problema strade. Non si è parlato più del cinema Imperia. E nemmeno di tutti gli interventi necessari per il dopo-ricoscimento Unesco. Capizzi insomma adesso deve dare delle risposte. Non sappiamo se accetterà una nuova candidatura (sempre che la legge glielo consenta), ma un suo risultato positivo alle prossime amministrative dipende tutto da questo ultimo anno.
GIUSEPPE CANGEMI – 7,5: E’ l’assessore degli assessori. Giuseppe, non solo è il vice-sindaco, ma è anche un assessore tutto-fare. Nel senso che si occupa davvero di tutto. Dai servizi sociali ai rifiuti, passando alle scuole, fino ai problemi legati alla manutenzione. Giuseppe ha preso davvero a cuore il suo ruolo e lo ha portato avanti nonostante le critiche e le perplessità iniziali. Certo, non tutto è perfetto. Anche lui ha un anno per dimostrare che il suo impegno sulla differenziata non è stato vano. La percezione è, per esempio, che i controlli siano notevolmente diminuiti. E il percorso si sia un po’ arenato. Sul verde pubblico servono delle scelte coraggiose. Mentre la parte degli spettacoli è davvero carente. Ha un anno per organizzare al meglio la prossima festa del Crocifisso. In mezzo, però, c’è una stagione intera per dimostrare che gli spettacoli e gli eventi a Monreale non dipendono solo dai commercianti.
SANTO D’ALCAMO – S.V.
MIMMO GELSOMINO – S.V.
ROSARIO LI CAUSI – S.V.
PAOLA NAIMI – S.V.
ALESSANDRO ZINGALES – S.V.