Se ci sono i dipendenti comunali che sono pagati per farlo, perché lo devono fare i volontari? A questa domanda non sappiamo rispondere. E ce la siamo fatta parecchie volte. Se ci sono i giardinieri, perché le aiuole non vengono curate, i fiori innaffiati, le piante potate? Se ci sono gli operai perché non si effettuano le piccole riparazioni o una semplice manutenzione dei beni del comune? Se ci sono i custodi al cimitero, perché in meno di un mese devono essere i volontari a risistemare un luogo sacro?
A queste domande (ma potrebbero essere tante altre ancora), non sappiamo dare una risposta. Perché la pianta organica del Comune di Monreale è composta da tantissime figure. Ci sono giardinieri, operai, elettricisti, custodi, insomma tutte le figure necessarie alla normale vita di un paese. Ma qui, a Monreale, di normale c’è veramente poco. E così accade che devono essere i cittadini ad acquistare le piante da mettere davanti le proprie abitazioni o esercizi commerciali, prendersene cura e poi, magari, vederle rubate nottetempo. Devono essere i cittadini a sostituire le lampade bruciate nei pali dell’illuminazione sotto casa, perché al buio da mesi e mesi. Devono essere i cittadini a pulire i boschi, i cortili e le strade. Devono essere i cittadini a prendersi cura del cimitero, spazzando e rimuovendo le erbacce. E devono essere i cittadini a prendersi cura anche dei cuccioli e dei cani abbandonati.
Devono essere anche i cittadini, diciamo noi. Ma devono essere anche e soprattutto i dipendenti del Comune. Che ogni giorno timbrano il cartellino e vengono pagati per un lavoro che non viene fatto nella maniera adeguata. Attenzione! Non tutti i dipendenti comunali sono così “pigri”: ce ne sono tanti che amano il loro lavoro e questa città. Ma ci piacerebbe che tutti amassero il loro lavoro e la nostra città. Raccontiamo, così, dell’ennesimo intervento di volontari per il bene di Monreale. Ancora ad opera del gruppo “SiAmo Monreale” che è in giro da qualche giorno a pulire e potare aree verdi anche nelle scuole. Stamattina intervento al cimitero, per dare una mano agli operatori della Mirto che hanno effettuato il decespugliamento e la rimozione degli scarti delle erbacce che quasi oscuravano le tombe. Neanche un mese fa l’intervento sempre a carico di semplici cittadini (leggi qui). Consigliamo la lettura dell’analisi fatta da Sergio Calderaro nel suo blog, sul paese dei volontari.
Evidentemente non dovremmo più pagare il Comune, ma versare il dovuto a chi realmente espleta il servizio.