Benedetto Facebook, ma chi ti ci porta? Aprendo i ricordi abbiamo notato un piccolo particolare che la nostra (labile) memoria non ci avrebbe mai consentito di fare: giusto un anno fa il sindaco Piero Capizzi presentava il suo nuovo rimpasto di Giunta. Quello voluto fortemente in accordo con il Pd. Alla stampa dunque venivano presentati i nuovi assessori Nadia Battaglia e Filippo Madonia, insieme a Rosario Li Causi che era del Pd e che ha cambiato rapidamente casacca.
Oggi questo ricordo ci appare come una cosa lontana anni luce e non di 365 giorni fa. Una cosa completamente antitetica a quello che era l’indirizzo programmatico delineato con forza dalla coalizione che vinse le elezioni nel 2014. In questi anni il sindaco Capizzi ha totalmente stravolto il progetto di programma che lo vide vittorioso e che lo portò in Sala Rossa. E la sensazione è che, in questo preciso momento, Capizzi sia un sindaco solo. Quasi alla deriva. E lo dimostra il fatto che molto spesso lascia il timone in mano al nocchiere suo vice, Giuseppe Cangemi. Capizzi si sta rendendo conto che il terreno comincia a cedergli sotto le gambe. Perché le varie compagini politiche affannate dall’esito del voto regionale e nazionale pensano a come ambire a quella poltrona di primo cittadino al di là delle velleità dello stesso Piero Capizzi. E tra questi ci sono molti che a Capizzi lo hanno sostenuto proprio 4 anni fa. Gli amici che tradiscono e diventano nemici.
La verità è che queste situazioni sono davvero molto tristi perché ci fanno comprendere come la città che dovrebbe stare a cuore a noi tutti si trova invece in balia della improvvisazione politica di persone che oggi hanno perso lo smalto e la voglia di governare il cambiamento. Insomma nessun “Rinascimento” politico, nessun cambiamento di condizioni economiche, nessun piano di rilancio e scarsa improvvisazione su tutti i fronti. Questo è il quadro della politica odierna di Monreale.