Non è la prima volta che assistiamo a simili soluzioni: un cartello di pericolo con un limite di velocità basso piuttosto che interventi (definitivi) di manutenzione. Siamo in via Linea Ferrata, nel tratto di competenza del comune di Altofonte. Delle condizioni di questa strada ne abbiamo parlato decine e decine di volte. La strada attraversa anche il comune di Monreale. Ed è davvero difficile evitare qualche buca. I cittadini, pur rischiando di essere denunciati, fanno quello che possono sistemandole con cemento o sfabbricidi. Ma basta la prima pioggia o il passaggio di qualche mezzo pesante a riportare tutto alla situazione di prima. Se non peggiore.
Da qualche mese, però, anche il tratto di competenza di Altofonte è in condizioni pessime. Alcuni interventi “alla buona” sono stati fatti, soprattutto dentro il tunnel. Per il resto è un disastro. E allora cosa fa il comune? Piuttosto che intervenire per sistemare le buche, acquista tre cartelli di pericolo con il limite a 20 chilometri orari e li piazza nella strada. Della serie “vai piano che è pericoloso, io te l’ho detto”. Una soluzione, si spera, provvisoria. Anche se la sensazione non è quella. Anche a Monreale è già successo. In via Regione siciliana, per esempio, dove è stato deciso il limite a 10 chilometri orari per le cattive condizioni della strada. Oppure in circonvallazione, dove il limite è a 30 chilometri orari anche per il buio che c’è ormai da oltre 4 anni. Insomma, un cartello di pericolo costa meno che rifare la strada. E un’amministrazione che non riesce a garantire la normale manutenzione delle strade deve farsi delle domande.
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