Nel nulla assoluto degli eventi organizzati dal comune di Monreale per “portare” turisti a Monreale, brillano gli stand di colore bianco dell’Associazione Commercianti di Monreale. Badate bene, però, non è tutto oro ciò che luccica. Perché, sebbene l’Acm guidata da Filippo Tusa ci metta impegno, soldi, fatica, sudore, non riesce ancora a scrollarsi di dosso quell’atmosfera da “sagra di paese” che mal si addice a una cittadina Unesco. Un buon punto di partenza dunque, ma ci piacerebbe che Acm ci sorprendesse con eventi che siano davvero “staccati” da logiche ormai superate quasi del tutto. Di pane, olio, biscotti i turisti, almeno così come vengono pensati adesso, non se ne fanno nulla. Per il resto Monreale Dolcissima ha confermato due cose: che basta un semplice evento per animare la cittadina normanna in un fine settimana qualunque; che i commercianti in questo momento possono fare il bello e il cattivo tempo nel nostro comune. Monreale Dolcissima andava secondo noi pensata in un periodo diverso, magari a ridosso della Festa stessa o subito dopo. Ma la prova, o meglio “l’anno zero” di questo evento ha dato risposte significative agli stessi commercianti. Che hanno capito, in questo momento, di avere un potere importante.
Adesso, però, bisognerà concentrare questi sforzi verso la città di Palermo e i comuni limitrofi. Perché nella due giorni monrealese, sono stati davvero pochissimi i “visitatori” venuti da fuori. Di contro, è stato comunque bello vedere tantissima gente per strada in un sabato e in una domenica qualsiasi. Acm comincia a ragionare sul proprio futuro. L’associazione ha compreso che non può contare sull’amministrazione. Nel senso economico del termine. E quindi deve sbracciarsi e fare da sè. In altri tempi, probabilmente, in un evento come quello di Monreale Dolcissima, il comune avrebbe preteso di organizzare qualcosa, avrebbe insomma chiesto di farne parte più del semplice logo e del patrocinio gratuito. Insomma avrebbe dimostrato che “conta” qualcosa. Oggi i commercianti, pur muovendosi in sinergia sia con il sindaco Piero Capizzi e con l’assessore Giuseppe Cangemi, hanno fatto capire che “possono” anche da soli. E in questo preciso momento non è detto che sia un bene.
Ora c’è la Festa del Santisimo Crocifisso. I commercianti hanno detto che ci saranno. E addetti ai lavori ci dicono che sono già stati pagati i punti luce per le bancarelle. Nulla di nuovo, quindi sotto al Duomo. A meno che Acm non stia covando delle novità. Magari un piano estivo di eventi che riesca davvero a dare la svolta al turismo di Monreale. Perché è davvero bello e suggestivo passeggiare per il centro magari mangiando un biscotto ad “S”, o prendendo un gelato, ma è anche giusto pensare a qualcosa che faccia dire al turista “rimango qui ancora per un po'”. E’ su questo punto che Acm è chiamata ad una vera sfida. Se dovesse vincerla, non ce ne sarà davvero più per nessuno.