Un’area di 5.000 metri quadrati adibita a discarica e gestione non autorizzata di materiali inerti, è stata scoperta dagli agenti della polizia municipale di Carini, coordinati dal comandante Marco Venuti, nell’ambito dell’azione di prevenzione e repressione dei reati ambientali disposta dall’ amministrazione Monteleone. Nell’area completamente recintata, confinante con il torrente “Gugliotta” sono stati rinvenuti materiali inerti per un volume di ben 3000 metri quadrati. Una vera e propria bomba ecologica a poca distanza dal centro cittadino si è presentata agli agenti del settore Polizia Giudiziaria e Tutela ambientale: sfabbricidi, scarti di scarifica del manto stradale, materiale ferroso e pneumatici in disuso.
Sul posto è stata rinvenuto un manufatto di circa 50 metri qudrati adibito a ricovero di maiali e galline. Sul posto sono intervenuti i veterinari che hanno comunque escluso il maltrattamento. “L’azione disposta dall’amministrazione di contrasto ai reati ambientali proseguirà senza soste – spiega il Comandante Marco Venuti – non ci fermeremo ai controlli sull’illecito conferimento dei rifiuti domestici, per i quali ci avvaliamo di un moderno sistema di videosorveglianza e della collaborazione del personale della ripartizione servizi a rete, ma intendiamo accertare e perseguire questi veri e propri ecocrimini. La zona in questione è sottoposta a salvaguardia per l’esistenza del vincolo fluvilale, per cui i riflessi sull’ambiente sono gravissimi”.
L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa e gli atti trasmessi alla Procura della Repubblica di Palermo. E’ stato invece deferito in stato di libertà S.F 50enne di Carini. Pesanti le sanzioni cui andranno incontro i responsabili: la legge, infatti, prevede la pena dell’arresto e la confisca dell’area laddove accertata la penale responsabilità.