E’ uno dei momenti più importanti della Pasqua monrealese. Si rinnova anche quest’anno la tradizionale Calata dei Veli nella chiesa della Collegiata. La cerimonia molto seguita dai fedeli si terrà venerdì 23 marzo alle 21, “per consentire a tutti di poter seguire il rito” – spiegano dalla Confraternita.
Le sue origini sono datate XVI secolo e il rito è stato fortemente voluto dell’arcivescovo spagnolo Monsignor Girolamo Venero y Leyva. Il rito prevede che il Crocifisso sia coperto da veli durante tutto l’anno (eccetto i primi venerdì di ogni mese, i venerdì di quaresima, il venerdì Santo e il 25 aprile) per salvaguardarne la devozione. Il rito è un momento intenso, vissuto dai fedeli con molta passione. Sull’altare si alternano le calate dei sei veli. Ad ogni dispiegamento del velo, segue la lettura dei testi biblici accompagnato dal canto del coro del santuario, i cui testi sono quelli originali musicati dallo spagnolo Sebastiano Vega ai tempi del Venero, maestro di cappella. Termina il tutto un’ampia riflessione su alcuni eventi che compongono l’odierna Via Crucis.
I veli, originariamente in base ai racconti tratti dal testo del Venero, documentati anche da Giuseppe Pitrè erano 5: la cattura di Gesù nell’Orto; il Cristo flagellato; l’Ecce Homo; il Cristo caricato della croce e aiutato dal Cireneo; il quinto un telo completamente nero con la scritta al centro “Expiravit”, ai quali si aggiunge un sesto. Questo viene calato per prima e l’iconografia suscita particolare interesse perché è un tema non molto noto, considerando che è una storia apocrifa e non vi è traccia nemmeno nei Vangeli ufficiali. Si tratta del Commiato di Gesù dalla Madre ovvero il congedo, l’ultimo saluto tra madre e figlio, prima della passione. Questa cerimonia non si svolge solo nel nostro Comune, ma anche presso la Chiesa dell’Annunziata di Termini Imerese.