Avevano trovato “una miniera”, ma i loro piani sono andati in fumo grazie alla solerzia di due carabinieri che, liberi dal servizio, li hanno intercettati e pedinati. Si tratta di Andrea Colombo, ventottenne, Nicola Spinnato, quarantaseienne, Luca Castiglia, ventiseienne e Vincenzo Oliva, ventiquattrenne, tutti palermitani e accusati di furto aggravato in concorso.
La notte tra il 22 e il 23 febbraio, ad Altofonte, i quattro erano entrati all’interno di un garage privato ed avevano caricato un Piaggio Porter, lì custodito, con tutti gli attrezzi agricoli e i prodotti alimentari presenti. I quattro avevano asportato due scale, sei motoseghe, tre decespugliatori, un paio di forbici elettriche da potatura, nonché 30 litri di olio d’oliva, 5 brik di vino e un cartone di uova fresche.
Purtroppo per loro il furto si è consumato sotto gli occhi ben vigili di due carabinieri liberi dal servizio che hanno immediatamente allertato la Centrale Operativa e dato indicazioni precise per intercettare i ladri e bloccarli. Infatti, i rei si sono visti circondati da ben quattro autovetture dell’Arma di Monreale.
La perquisizione ha consentito di rinvenire gli “attrezzi del mestiere”, ovvero 497 chiavi alterate, un cilindretto da serratura e un cilindretto per l’accensione dei veicoli Fiat. L’intera refurtiva, dopo gli accertamenti di rito, è stata immediatamente restituita all’avente diritto.
L’Autorità Giudiziaria, ha disposto che i quattro attendessero ristretti nelle camere di sicurezza il rito direttissimo, all’esito del quale il Giudice ha convalidato gli arresti e condannato Oliva, Spinnato e Colombo alla pena di 2 anni di reclusione (in carcere per i primi due e ai domiciliari per il terzo) e 700 euro di multa, mentre ha condannato (pena sospesa) Castiglia a 1 anno 10 mesi e 20 giorni di reclusione e 700 euro di multa.