Palermo

Le scorte, i cani poliziotto e le attività della Polizia: gli incontri con l’Anps di Monreale

Prosegue con successo la serie di incontri sulla prevenzione del bullismo e cyberbullismo organizzati dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Monreale e dalla Polizia di Stato. Il presidente Santo Gaziano e il segretario economo Francesca Mannino, insieme ai loro collaboratori, hanno dato il loro caloroso benvenuto agli studenti e ai docenti dell’istituto Carducci di Bagheria.

A rispondere alle numerose domande degli studenti, è stato il primo dirigente Talani. Che ha presentato ai ragazzi le attività svolte dai diversi reparti della Polizia e, insieme a loro, ha in seguito discusso sui motivi che spingono il bullo a compiere atti di bullismo e sugli effetti psicologici che questi possono avere sulle vittime, riflettendo anche sull’importanza del dialogo con la famiglia e le istituzioni al fine di fronteggiare i fenomeni di bullismo sempre più frequenti in ambito scolastico ed extrascolastico.

A tal proposito, Antonino Modica ha spiegato il funzionamento della nuova applicazione YouPol (leggi qui), utile strumento alla portata di tutti atto alla rapida denuncia di episodi di bullismo e di spaccio di sostanze stupefacenti. Grande attenzione degli studenti per l’incontro con i cani del reparto Cinofili, dinanzi ai quali i ragazzi hanno mostrato un evidente entusiasmo e il desiderio di conoscere dettagliatamente le tecniche utilizzate per il loro addestramento. Non sono mancati i momenti di spensieratezza e di socializzazione sia in palestra, dove gli studenti si sono cimentati in alcune tecniche di Aikido, sia in mensa, dove questi sono rimasti piacevolmente stupiti dall’accoglienza e dalla prelibatezza delle pietanze preparate.

La giornata “nella casa” della Polizia si è conclusa con la visita del Reparto Scorte, luogo in cui i giovani hanno toccato con mano il coraggio di poliziotti che hanno sacrificato la loro vita al servizio della patria e ognuno di loro, grazie anche alla testimonianza della sorella di Antonino Catalano, ha conosciuto direttamente un aspetto della storia siciliana di cui avevano avuto informazione soltanto dai libri.

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