E’ di ieri la notizia della conferma di dissesto da parte della Corte dei Conti, che ha ritenuto irricevibile la richiesta di ammissione al “salva Napoli” inviata dal Comune (leggi questo articolo). “Il rigetto dell’istanza di adesione alla procedura non è per noi motivo di sorpresa – hanno detto i consiglieri Guzzo e Giuliano – In occasione della seduta con la quale si è discusso se approvare o meno il procedimento di adesione, infatti, Forza Italia si era espresso in maniera nettamente contraria. Sin da subito ci è infatti sembrato un tentativo disperato non tanto di salvare il paese quanto più gli amministratori che al dissesto avevano contribuito”.
“Le contestazioni della Corte dei Conti – aggiungono i consiglieri – sono state ampie e articolate e vanno dall’incapacità di applicare le regole di finanza pubblica, alla volontà di nascondere lo stato effettivo dei conti dell’ente. Leggere adesso che la Corte dei Conti ritiene addirittura irricevibile l’istanza, avvalora quanto finora sostenuto e rappresenta, al contempo, l’ennesima figuraccia che questa amministrazione ha fatto fare al nostro comune innanzi alla magistratura contabile. Senza voler innescare polemiche che, in questo momento di certo non aiutano ne cambiano lo stato delle cose, non possiamo esimerci comunque da un’analisi circa l’operato politico e amministrativo dell’amministrazione Capizzi”.
Giuseppe Guzzo e Antonella Giuliano, continuano con tirando le somme di quella che secondo loro è stato l’operato dell’amministrazione guidata da Piero Capizzi. “E’ vero – spiegano – che le cause del dissesto non sono da ricercare unicamente nella gestione finanziaria degli ultimi cinque anni, ma è anche vero, che questa amministrazione ha fallito riguardo la gestione economica e amministrativa. Ha fallito ostinandosi a portare avanti una politica arrogante e sorda ad ogni forma di contributo o suggerimento che le altre forze politiche, anche se avversarie, volevano comunque dare per il bene della città. Ha fallito quando ha permesso al Pd e alle continue lotte tra le sue correnti, di paralizzare l’operato dell’amministrazione diventando parte integrante del fallimento politico”.
“Riteniamo opportuno – concludono gli esponenti di Forza Italia – rassicurare i cittadini circa le conseguenze di questo dissesto. I commissari nominati, finalmente faranno chiarezza. Con il dissesto si pone fine alle gestioni economiche “squilibrate” e si obbliga l’ente ad applicare i principi di buona amministrazione, al fine di non aggravare la posizione debitoria. Guardiamo al dissesto più che come un punto dal quale, una volta riportato l’ordine, ripartire con una maggiore consapevolezza e coscienza ma soprattutto con l’auspicio che le future amministrazioni operino usando la diligenza del buon padre di famiglia”.