Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha incontrato a Palazzo d’Orleans una rappresentanza di sindaci del palermitano per discutere dell’emergenza rifiuti. La riunione si è resa necessaria a seguito dell’impossibilità degli stessi comuni del comprensorio di poter continuare a conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo, vista l’imminente saturazione della sesta vasca e la limitazione di conferimento ai soli comuni di Palermo e Ustica. Alla riunione hanno preso parte anche il dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, Salvo Cocina, e il consulente della Regione nella tematica ambientale, Aurelio Angelini.
“Siamo tutti in trincea – ha esordito il presidente Musumeci – e per questo motivo dobbiamo lavorare in sintonia, altrimenti sarebbe la sconfitta della politica. Non voglio assolutamente scaricare la responsabilità sui Comuni, ma abbiamo ereditato una situazione pesante, figlia di un ritardo ventennale. I rifiuti non sono né di destra, né di sinistra e pertanto la battaglia va vinta tutti insieme, consapevoli, comunque, che per superare questa fase, di emergenza nell’emergenza, ci vogliono dai due ai tre anni. Dobbiamo recuperare una carenza strutturale, affinché al termine del mio mandato questa Regione possa essere normale e assicurare standard di efficienza al pari del resto d’Italia”.
Il presidente della Regione ha illustrato ai sindaci quale sarà il programma in materia di rifiuti che l’amministrazione metterà in campo nel breve-medio periodo, a cominciare dalla ricognizione – già avviata – di discariche nel Palermitano, evitando così il trasferimento dei rifiuti in Sicilia orientale, con conseguente diminuzione dei costi. Musumeci ha ricordato anche che giovedì prossimo incontrerà il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al quale chiederà poteri straordinari per accelerare l’eventuale realizzazione della settima vasca di Bellolampo. La parola d’ordine della Regione è riorganizzare il ciclo dei rifiuti, che dovrà aprirsi e chiudersi nell’ambito dello stesso territorio provinciale, senza più “viaggi della speranza”, affidando la gestione non alle Srr, ma alle vere assemblee dei sindaci: le Città metropolitane e i Liberi consorzi di Comuni.
I sindaci, nei loro interventi, hanno sottolineato che con l’impossibilità di potere continuare a utilizzare Bellolampo i costi di trasporto dei rifiuti nella Sicilia occidentale sono schizzati alle stelle (si tratta di 180 euro a tonnellata, con ricadute negative per i cittadini che vedranno, a partire da quest’anno, l’aumento della Tari. Nell’incontro di ieri il Governatore dell’isola ha ricevuto, a Palazzo d’Orleans, i nove prefetti dell’Isola. L’incontro con i responsabili degli uffici territoriali del Governo in Sicilia è servito a fare il punto, nell’ottica di un leale rapporto di collaborazione tra Stato e Regione, sulla situazione nelle varie province. In particolare si sono affrontate le tematiche relative all’emergenza rifiuti, alla sicurezza nelle aree extraurbane dei Comuni, ai minori immigrati e all’occupazione abusiva degli alloggi popolari.
“In questa fase di avvio del governo regionale, dopo avere incontrato, la scorsa settimana, il Commissario dello Stato per la Sicilia, Claudio Sammartino – afferma il presidente Musumeci – ho ritenuto importante concordare con i prefetti un calendario di lavoro e condividere alcuni obiettivi. Quello di oggi è solo il primo di una serie di incontri che ci saranno, anche su tavoli tematici, nelle singole sedi prefettizie. Serve un rapporto nuovo, intenso e leale tra la Regione e le articolazioni dello Stato sul territorio siciliano”.
“Ci auguriamo che da Roma diano il tempo alla regione di organizzare un Piano regionale dei rifiuti che sia compatibile con le necessità dei nostri comuni – ha affermato il sindaco Piero Capizzi -. Non si può più sparare a zero, dicendo che le discariche sono sature e che non si possono più prorogare gli abbancamenti”.
Il trasporto dei rifiuti indifferenziati in provincia di Catania sta causando nei 50 comuni l’aumento inevitabile dei costi. “La mia amministrazione – ha continuato Capizzi – è riuscita nell’ultimo periodo a ridurre il conferimento in discarica, scendendo da 35 a 25 tonnellate, grazie all’avvio della raccolta differenziata. Abbiamo avviato in tutto il territorio un percorso davvero innovativo ed importante per Monreale volto soprattutto all’aumento delle percentuali di raccolta differenziata consentendo così una riduzione dei quantitativi dei rifiuti urbani indifferenziati. Ed ha ridotto di 200 tonnellate mensili il conferimento in discarica .Noi sindaci stiamo facendo la nostra parte ma bisogna avere l’aiuto da parte delle altre istituzioni regionali e nazionali per uscire dall’emergenza e dare risposte ai cittadini e nello stesso tempo salvaguardare l’ambiente”.