Cronaca

Capizzi: “Faremo il piano per evitare il dissesto entro 45 giorni”

“Una cosa è certa: il piano di rimodulazione sarà pronto entro i 45 giorni”. Lo dice il sindaco Piero Capizzi a poche ore dal voto del consiglio comunale (in seconda convocazione) che ha approvato la delibera di presentazione di un nuovo piano di riequilibrio per provare ad evitare il dissesto. Già venerdì sera, racconta il Primo Cittadino “c’è stata una importante riunione per definire l’iter di questo viaggio difficile e pieno di insidie – dice il sindaco – Ma sono convinto, anzi sicuro che ce la faremo, anche a costo di lavorare notte e giorno”.

Il primo passo è stato quello di informare l’assessorato di questa procedura: “Al di là dei dubbi sollevati dai consiglieri e dalle incertezze che la nuova legge ci mette davanti – dice Capizzi – credo che saranno o la Corte dei Conti o il Ministero a farci sapere che la nostra procedura non è valida. Ma di una cosa penso di essere certo: l’obbligo di dichiarare il dissesto entro il 18 gennaio 2018 decade. Non avrebbe senso dichiarare il dissesto e iniziare la nuova procedura. In ogni caso saranno, come detto il Ministero o la Corte dei Conti, a dircelo”. Poi il sindaco ha formato un gruppo di lavoro “interforze” che comprende varie aree degli uffici comunali con più dirigenti “che avranno il compito di collaborare il più possibile”, dice Capizzi che aggiunge: “Inoltre, solo per il tempo necessario alla riformulazione del nuovo piano di riequilibrio, ci avvarremo di consulenti esterni che saranno fondamentali perla scrittura di questo documento finanziario”. Le parole del segretario generale Domenica Ficano che aveva ritenuto impossibile formulare un nuovo piano in 45 giorni, “sono state inopportune e infelici – dice Capizzi – ma probabilmente dettate dallo sconforto e dalla tensione accumulata in questi giorni”.

Il nuovo piano prevede di ripartire dal riaccertamento dei residui, “perché – spiega il Primo Cittadino – ci possiamo concentrare solo sull’aspetto “entrate” di questo piano, visto che abbiamo sanato tutti i debiti pregressi. Rimangono le spese potenziali, ma l’ufficio legale è al lavoro per fornire la cifra precisa. Ci concentreremo sui residui attivi, che rappresentano i crediti vantati dal comune che non ha più la possibilità di riscuotere, e che danno una fotografia reale della situazione finanziaria del nostro ente”. Ad oggi dovrebbero essere 275 mila euro spalmati su 10 anni. Saranno rivalutati anche i fondi di dubbia esigibilità: “Il tentativo va fatto – dice Capizzi – non possiamo farci scappare questa occasione. Vedremo cosa succederà”. Sulla questione del mancato voto del Pd: “Ne parlerò in privato con il segretario Manuela Quadrante”.

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