Dopo i recenti blitz di mafia, continua l’azione di prevenzione e contrasto sul territorio da parte dei Carabinieri di Palermo. Alle prime luci dell’alba è stata colpita anche un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione, in città, di numerose rapine ai danni di autotrasportatori di tabacchi. Sono 9 le rapine di cui 2 consumate con un bottino di un valore potenziale di quasi 1 un milione di euro. Le indagini sono state avviate dopo un tentativo di rapina, avvenuto a fine settembre 2016 in via Pirandello. Dopo alcuni mesi di approfondimenti, è emerso che la tentata rapina era il frutto di un accordo stabile tra diverse persone, volto a far conseguire all’associazione cospicui profitti derivanti dall’esecuzione di numerose rapine in danno degli autotrasportatori di tabacchi lavorati. Il gruppo criminale agiva con mezzi – alcuni dei quali rubati – e persone già coinvolte in reati specifici. GUARDA IL VIDEO.
I Carabinieri azzerano un vero e proprio “Commando” caratterizzato da una struttura solida e articolata che operava ripartendo, tra gli affiliati, ruoli e competenze (pianificazione dei colpi, furto di mezzi idonei anche agli sbarramenti stradali, immobilizzazione e sequestro delle vittime, sottrazione e successiva ricettazione della merce). Nella notte è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dei 13 persone, di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari. Al vertice dell’organizzazione c’erano Cesare Unniemi e Alessandro Cannizzaro, punto di riferimento essenziale per gli altri associati. Peraltro, pur essendo sempre presenti sullo scenario, i due, dopo aver terminato l’incontro-briefing, restavano defilati e, nonostante seguissero da vicino l’evoluzione dei fatti, non partecipavano direttamente all’agguato, né alle procedure di scarico e di occultamento della merce, sovraintendendo invece agli aspetti organizzativi dell’attività illecita.
“Si trattava di una struttura articiolata – spiegano dal Comando provinciale – all’interno della quale erano stati suddivisi i compiti: c’era chi pianificava i colpi, chi si occupava di rubare i mezzi per gli sbarramenti stradali in caso di inseguimenti, chi immobilizzava e sequestrava gli autotrasportatori e chi eseguiva materialmente l’assalto”.
“Ancora una volta – dichiara il Colonnello Antonio Di Stasio – la sinergica collaborazione tra la Magistratura (cui rinnovo il mio grazie per l’impegno e lo sforzo profusi) e i Carabinieri (ai quali rivolgo il mio apprezzamento per la dedizione e il coraggio dimostrati) ha dato i suoi frutti a beneficio della cittadinanza, che invito a continuare in questo comune e difficile, ma doveroso, percorso di affermazione della legalità in questa meravigliosa città, oramai capitale della cultura”.
GLI ARRESTATI TUTTI NATI E RESIDENTI A PALERMO
– Responsabili di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e ricettazione”:
- ALGERI ALESSANDRO, nato il 22 set 84: custodia cautelare in carcere;
- ALGERI FABIO ALVARO, nato il 20 set 89, già detenuto per altra causa: carcere;
- CANNIZZARO ALESSANDRO, nato il 30 set 78, in detenzione domiciliare per altra causa: carcere;
- GAROFALO Andrea, nato il 12 set 94, agli arresti domiciliari per altra causa: carcere;
- GAROFALO Giuseppe, nato il 04 nov 90: carcere;
- PRECANIA Gioacchino, nato il 04 nov 82: carcere;
- UNNIEMI Cesare, nato il 08 dic 71: carcere;
- SANZO Pietro, nato il 08 dic 80: arresti domiciliari.
– responsabili di “rapine e tentate rapine”:
- LUISI Giuseppe, nato il 14 feb 73, già detenuto per altra causa: carcere;
- DI VITA Domenico, nato il 10 nov 64, in atto sottoposto alla libertà vigilata: arresti domiciliari;
- OLIVA Vincenzo, nato il 16.03.1964: arresti domiciliari;
- FERRANTE Roberto, nato il 08 apr 69: carcere,
- PUCCIO Giovanni, nato il 10.07.1994: arresti domiciliari,
nonché tutti i soggetti indicati al punto precedente.